Neurochirurgia, accuse dai giovani del Pd: «I tagli penalizzano sempre la Marsica»

«La Marsica ha un bacino di 140mila abitanti, mentre L’Aquila poco più di 70mila, ma da qualche tempo sia a livello di strutture giudiziarie, sia a livello sanitario è sempre la Marsica a dover...

«La Marsica ha un bacino di 140mila abitanti, mentre L’Aquila poco più di 70mila, ma da qualche tempo sia a livello di strutture giudiziarie, sia a livello sanitario è sempre la Marsica a dover cedere i suoi servizi per far spazio all’Aquila». È quanto affermano i giovani democratici della Marsica, rappresentati da Simone Cococcia, sul caso della chiusura di Neurochirurgia di Avezzano e il trasferimento dei pazienti all’Aquila. La vicenda ha anche portato alle dimissioni del primario del reparto aquilano Renato Galzio. «Il periodo di deficit economico comporta dei tagli che non sempre sono visti in maniera favorevole da parte dei cittadini», affermano i giovani democratici. «Lo scopo di questi tagli dovrebbe essere quello di migliorare l’efficienza del servizio. Riguardo al caso preso in considerazione, vale a dire la chiusura del reparto di Neurochirurgia nell’ospedale di Avezzano, questo principio viene meno. Il taglio in questo caso non migliora l’efficienza, perché si lascerebbe scoperto un territorio di 140mila abitanti, i quali usufruiscono di questo servizio. La critica che noi facciamo», aggiungono, «non è sulla legge attualmente in vigore, bensì sulla soluzione che è stata data. Non si può chiudere un reparto che a livello di numeri lavora meno di quello aquilano, ma che garantisce il servizio di assistenza a 140mila abitanti». (p.g.)