Nuova scuola materna senza agibilità

Tagliacozzo, dopo il rischio amianto altri problemi per la sede inaugurata alcuni giorni fa. Il sindaco: attacchi sterili

TAGLIACOZZO. Scuola aperta senza agibilità. Sembrano non finire mai i guai per la nuova struttura per l’infanzia di via d’Annunzio, inaugurata da pochi giorni e già al centro di numerose polemiche. Prima la questione dei bambini al freddo durante il taglio del nastro, protesta sollevata da alcuni genitori, poi l’annosa vicenda dell’amianto che si trova a poche decine di metri in un capannone industriale abbandonato. Ora spuntano presunte irregolarità amministrative.

La scuola, infatti, sarebbe priva del documento di valutazione rischi e di agibilità. A denunciare l’accaduto sono stati, anche stavolta, alcuni genitori che si sono rivolti al consigliere Alfonso Gargano, anche lui presente all’inaugurazione. Il sindaco conferma tutto, ma spiega che si tratta di documenti non vincolanti.

«Pochi giorni fa», afferma Gargano, «ho fatto i complimenti all’amministrazione per la nuova struttura partecipando all’inaugurazione. Credevo in buona fede che ci fossero tutte le autorizzazioni, soprattutto perché si tratta di una scuola. Purtroppo, da un immediato accertamento, ho ricevuto una doccia fredda e sembra addirittura che ad oggi siano mancanti l’accatastamento, l’agibilità e la valutazione dei rischi. Quindi, mi chiedo, si poteva aprire?».

Secca la replica del sindaco Maurizio Di Marco Testa, che accusa «di miopia coloro che infangano il nome della città evidenziando problemi che esistono da decenni, come quello dell’eternit».

«Già quando questa amministrazione», spiega il primo cittadino, «ebbe il coraggio di trasferire le elementari Argoli per lavori alla sede Anfass, venne fortemente accusata di aver portato i bambini su un sito inquinato. Cosa non vera, visto che quell’edificio, grazie a un finanziamento della Regione e al nostro interessamento, è stato aperto. Ora si solleva il problema dell’amianto su un sito in parte privato, in parte sotto la responsabilità del curatore fallimentare. Anche in tale circostanza la mia amministrazione, a differenza di quella precedente, è stata l’unica ad avviare le procedere per la bonifica. Ora cos’altro dovrebbe fare il sindaco?», si chiede Di Marco Testa. «Dovrebbe chiudere la scuola, il vicino campo sportivo, il campo da tennis adiacente? Basta con queste sterili strumentalizzazioni».

Sulla questione delle autorizzazioni, il sindaco ha ammesso che «l’agibilità non è stata rilasciata, d’accordo con gli uffici, perché manca un solo documento: la segnalazione al genio civile, atto non vincolante. L’agibilità può essere rilasciata anche subito, come riferitomi dal responsabile tecnico, perché esiste tutta la documentazione necessaria».

Pietro Guida

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