Nuovo ospedale in 18mila metri quadri

Bando Asl per affittare un immobile. Una perizia conferma: attuale edificio vulnerabile

SULMONA. Cercasi immobile da 18mila metri quadrati con «destinazione sanitaria e ricovero per acuti». Si appresta a fare i bagagli l'ospedale sulmonese vista l'inagibilità della struttura e la pubblicazione dell'indagine di mercato con cui la Asl punta a trovare (al massimo in 18 mesi) un edificio in grado di ospitare pazienti e reparti, con opzione di riscatto dopo i primi 5 anni di affitto.

IL BANDO ASL. Nell'avviso pubblico, su disposizione della delibera del manager della Asl Giancarlo Silveri, si precisa che l'immobile dovrà essere consegnato subito, o al massimo entro i prossimi 18 mesi, con diritto di riscatto alla scadenza dei primi cinque anni di affitto. Una postilla su cui potrebbe cadere definitivamente il progetto di costruzione del nuovo ospedale, su cui il consiglio comunale si è già espresso, individuando l'area attigua a quella attuale.

L'INAGIBILITA'. Chiara, invece, la vulnerabilità simica della struttura, messa nero su bianco nelle relazioni tecniche allegate al bando degli ingegneri Walter Bellotta di Avezzano sull'ala nuova e Giovanni Mascioli di Raiano su quella vecchia. Per la prima viene rilevata «una spiccata vulnerabilità dovuta a numerose fragilità strutturali, con criticità negli impianti e nei controsoffitti oltre che nelle apparecchiature mediche». Per la seconda sarebbero necessari «interventi di adeguamento consistenti e diffusi, attraverso il taglio delle travi portanti».

LE DIMENSIONI. La Asl chiede nel bando 18mila metri quadrati di struttura, 4mila dei quali da adibire a disimpegni, aree comuni e scale. «Non sono escluse superfici inferiori», la cui minor grandezza, giustificata soprattutto in presenza di edifici con apparecchiature mediche già installate a spese della proprietà, potrà essere sopperita da eventuali strutture prefabbricate o «dal trasferimento dei reparti e dei servizi dell'ospedale in altre strutture».

LE CARATTERISTICHE. L'immobile dovrà fornire, oltre agli impianti di riscaldamento e condizionamento, anche rete idrica sanitaria e gas medicali, con compressori di ossigeno, azoto e altri gas anestetici. Previsto anche l'affitto di sistemi di protezione per le radiazioni ionizzanti, utilizzati in medicina nucleare e radiologia. Le finiture dovranno essere di buon livello e conformi alle normative vigenti. Inoltre, l'edificio dovrà avere requisiti antisismici, secondo le attuali leggi.

I DESTINATARI. All'avviso può partecipare chiunque. Ma i candidati papabili sembrano essere - per ora - la società San Panfilo (che sta costruendo a pochi passi dall'ospedale) e la clinica privata San Raffaele, in caso di eventuali trasferimenti di reparti e servizi.

L'UBICAZIONE. La nuova struttura dovrà essere ben collegata con i mezzi di trasporto e le strade, oltre che vicina ai servizi essenziali.

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