Occhio alla truffa dei finti carabinieri, l'allarme da Sulmona

15 Novembre 2015

Tentati raggiri ai pensionati: chiesti soldi per i figli in difficoltà

SULMONA. Chiedono soldi agli anziani con l’inganno, presentandosi come carabinieri o avvocati. Il comandante della compagnia di Sulmona, il capitano Fiorindo Basilico, mette in guardia gli anziani dalle truffe e ribadisce che i militari dell’Arma non contattano le persone telefonicamente chiedendo denaro per aiutare familiari in difficoltà. Nei giorni scorsi, grazie all’intervento dei veri carabinieri, sono stati sventati due tentativi di truffa.

Gli anziani nel mirino hanno ricevuto una telefonata da parte di due uomini che si sono presentati come un carabiniere e un avvocato. I due, a conoscenza di una serie di particolari della vita quotidiana degli anziani, hanno raccontato di essere stati contattati dai figli degli stessi, i quali avevano subìto il sequestro dell’automobile. Una richiesta di aiuto, arrivata attraverso i sedicenti militare e avvocato, per ottenere il dissequestro del mezzo previo pagamento in contanti di significative somme di denaro. Nel primo caso duemila e nel secondo cinquemila euro, che dovevano essere consegnati personalmente ai due. In entrambi i casi, i due anziani, insospettiti dalle modalità di richiesta di denaro, hanno chiamato i militari dell’Arma e quindi il tentativo di truffa non è andato a buon fine.

Sono svariati i modi in cui i truffatori ingannano gli anziani per ottenere denaro: si presentano come dipendenti Inps, Enel oppure come amici di qualche familiare, in questi ultimi casi, poi, addirittura come carabinieri.

Le forze dell’ordine raccomandano agli anziani di non far entrare estranei in casa e di non credere a chi li contatta telefonicamente per chiedere denaro a favore di familiari in difficoltà. (c.b.)

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