Oltre 4 milioni per gli edifici da mettere in sicurezza

L’assessore regionale Giuliante: «Vogliamo progetti concreti, addio ai finanziamenti a pioggia» Il sindaco Ranalli: i fondi rappresentano un’opportunità per i privati di rendere sicure le loro case

SULMONA. In arrivo oltre 4 milioni e 200 mila euro per migliorare l'antisismicità degli edifici privati. I Comuni di Sulmona e Avezzano saranno i primi beneficiari del finanziamento, erogato dalla Regione, proveniente dal Fondo nazionale per la riduzione del rischio sismico. L'obiettivo è promuovere e mettere in pratica il messaggio che la prevenzione costa meno di un'eventuale ricostruzione. E così le due località usufruiranno, per prime in Abruzzo, di tale agevolazione riservata agli edifici privati che si trovani nei Comuni ad alto rischio sismico. Per accedere ai fondi nazionali, il territorio beneficiario deve contare una popolazione superiore ai 50 mila abitanti, ma inferiore ai 100 mila, da qui la scelta di unire i Comuni di Sulmona e Avezzano. La città dell'Aquila, a causa del terremoto del 2009, al momento è stata esclusa da tale iniziativa in quanto al centro di un progetto di ricostruzione e rilancio molto articolato e difficile. In futuro, la prossima città a beneficiarne sarà Teramo, in base a una graduatoria stilata dalla Regione. La giunta regionale, nei giorni scorsi, ha deliberato l'erogazione dei fondi e ieri Gianfranco Giuliante, assessore regionale alla Protezione Civile, insieme al sindaco Peppino Ranalli e all'assessore comunale ai Lavori pubblici, Stefano Goti, ha ufficializzato la notizia. «Si tratta di una fase iniziale di un progetto mirato alla prevenzione del rischio sismico», ha spiegato Giuliante, «e che vuole evitare l'erogazione di fondi a pioggia. Abbiamo voluto restringere il beneficio a due Comuni, in questo caso Sulmona e Avezzano, per dare l'opportunità di realizzare progetti concreti, la cifra a disposizione non è elevatissima, ma è un punto di partenza». Gli oltre 4 milioni e 200 mila euro rappresentano il 20% dei circa 21 milioni di euro che la Regione ha ottenuto dal Fondo nazionale per ridurre il rischio sismico. In base a una ripartizione già indicata, il 20% del totale deve essere utilizzato a favore degli edifici privati, il resto in un'altra serie di interventi su scuole, edifici pubblici, mitigazione del rischio sismico e altre iniziative. Nelle prossime settimane, i due Comuni dovranno pubblicare i bandi affinché i privati possano presentare richiesta per accedere al contributo. I bandi saranno uguali per i due Comuni e i requisiti sono stati individuati da Regione e Protezione civile. A vagliare le domande e stilare la graduatoria finale sarà la Regione. Tre le linee di intervento previste: rafforzamento dell'immobile, per cui è previsto un contributo massimo di 20 mila euro; mitigazione del rischio sismico e miglioramento dell'immobile per cui è previsto un contributo massimo di 30mila euro e, infine, demolizione e ricostruzione dell'edificio per cui saranno erogati al massimo 40 mila euro. Attualmente il capoluogo peligno è in attesa di ricevere il piano di microzonazione sismica per individuare, in città, le zone più a rischio. Il piano di microzonazione sismica individua e caratterizza, sul territorio, le zone stabili, le zone stabili suscettibili di amplificazione locale e le zone soggette a instabilità, quali frane, rotture della superficie per faglie e liquefazioni dinamiche del terreno. In pratica, uno strumento fondamentale di prevenzione.

«I fondi in arrivo dalla Regione», è intervenuto il primo cittadino Ranalli, «sono fondamentali per la città perché rappresentano per i privati una buona opportunità per mettere in sicurezza le proprie abitazioni. Inoltre, con la disponibilità di tali fondi, sarà anche possibile dare una boccata d'ossigeno alla micro-edilizia, strangolata dalla crisi».

Il sindaco ha sottolineato l'importanza di ottenere, in tempi rapidi, il piano di microzonazione sismica e ha garantito che i fondi assegnati saranno erogati in breve tempo. Nelle prossime settimane sarà pubblicato il bando per richiedere il finanziamento e sarà così avviato l'iter per l'utilizzazione dei fondi.

Chiara Buccini

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