Opere pubbliche, sì al piano triennale

L'opposizione accusa: «Non si possono coinvolgere i privati senza un bando»
AVEZZANO. Un consiglio comunale durato più di 9 ore, con due interruzioni e accuse di illegittimità da parte dell'opposizione. Un vero record di resistenza quello portato a termine ieri dall'assise civica, che ha approvato a maggioranza il programma triennale dei lavori pubblici. La seduta si è aperta alle 8,30 con la proclamazione del consiglio comunale dei ragazzi e del sindaco baby. Subito dopo, però, si è passati ad affrontare il primo dei 28 punti all'ordine del giorno, quello riguardante il piano triennale delle opere pubbliche. Dall'opposizione un coro di «indignazione» contro la sporadicità dei consigli comunali convocati, visto che da circa sei mesi non si erano tenute sedute consiliari. Dopo la presentazione del Piano da parte dell'assessore al ramo Alfonso Gargano, è scoppiata la bagarre. Ad aprire il dibattito è stata l'osservazione e la dichiarazione di voto del consigliere Giuseppe Venturini, ex assessore emigrato nei banchi dell'opposizione. Per Venturini, nella redazione del Piano, «non è stato rispettato quanto disposto dal decreto legislativo del 12 aprile 2006, 163», riguardante il codice dei contratti pubblici. «Il parere degli uffici», ha sottolineato, «parla di piani "in corso di redazione". Non vi è corrispondenza con quanto previsto della legge e in sostanza manca la verifica della copertura finanziaria così come i progetti di fattibilità. Se si è deciso di coinvolgere i privati», ha aggiunto il consigliere, «deve essere fatto un bando pubblico. Inoltre è un programma triennale con totale assenza di programmazione». Secondo il capogruppo di opposizione, Giampietro Pendenza, l'amministrazione ha perso fondi per un milione e 300mila euro. Lapidario il sindaco Dino Rossi che ha commentato affermando: «E' partita la campagna elettorale». (p.g.)