Oricola, i gioielli dei Santi venduti per i debiti della chiesa

30 Novembre 2014

La verità emersa durante un incontro fra i fedeli e i rappresentanti della diocesi. L’oro era stato donato nel corso degli anni. Il Comitato protesta: una vergogna

ORICOLA. L’oro dei Santi patroni di Oricola è stato venduto per far fronte a interventi strutturali nella chiesa. È quanto emerso nell’incontro convocato in diocesi dal vescovo dei Marsi, monsignor Pietro Santoro, per far luce sulla sparizione del corredo di oro e preziosi donato negli anni dai fedeli di Oricola. Da qualche tempo il gruppo del Comitato feste aveva notato che i monili non c’era più. A ottobre c’era stato il cambio del parroco e avevano aspettato a denunciare il fatto, certi che l’oro fosse al sicuro. Diversi paesi, infatti, hanno ormai adottato l’usanza di riporre tutti i preziosi in una cassetta di sicurezza e di prenderne alcuni soltanto in occasione delle festività, evitando così di esporre la famiglia che ospita una delle statuine a rischio furti. In molti pensavano che anche a Oricola l’oro di Santa Restituta, San Luigi, Sant’Antonio e la Madonna, che passava di casa in casa durante l’anno, fosse stato custodito altrove, ieri però gli amministratori i membri del comitato feste hanno avuto l'amara sorpresa.

«Come preannunciato questa mattina (ieri per chi legge, ndc) si è svolto l’incontro tra il vescovo Santoro e una rappresentanza della comunità di Oricola. All’esito dell’incontro tutto il paese è rimasto a bocca aperta», hanno precisato il sindaco Antonio Paraninfi, il vicesindaco Luca Cardilli e i consiglieri Steven D’Agostino e Giancarlo De Petris, «ci è stato riferito che l’oro delle quattro statuette, ovvero Santa Restituta, San Luigi, Sant’Antonio e la Madonna, è stato venduto. Venduto per far fronte a debiti non meglio precisati. Solo una parola da parte dell’intera comunità: è una vergogna».

Durante l’incontro sono stati mostrati solo alcuni monili rimasti, conservati in un luogo sicuro. Al faccia a faccia in curia hanno preso parte, oltre al vescovo Santoro e agli amministratori, anche monsignor Domenico Ramelli, il vicario della forania di Carsoli, don Fulvio Amici, l’ex parroco don Andrea De Foglio (è originario di Avezzano e attualmente si trova nella parrocchia di Pescasseroli) e l’attuale sacerdote, don Roberto Muscas. «Ho partecipato all’incontro insieme agli altri amministratori», ha concluso il primo cittadino di Oricola, «spero che venga fatta al più presto chiarezza sulla vicenda, per il bene e la serenità della nostra comunità».

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