Oro dei Santi venduto, scatta una petizione

2 Dicembre 2014

Oricola, i residenti si incontrano in assemblea: chiesto un ulteriore chiarimento alla diocesi

ORICOLA. I residenti di Oricola si incontrano e iniziano a raccogliere le firme per dar vita a una battaglia legale contro la vendita dell’oro dei Santi patroni. Si terrà nei prossimi giorni l’assemblea pubblica che alcuni fedeli del paese stanno organizzando per chiarire alcuni punti della vicenda legata alla cessione dell’oro di Santa Restituta, San Luigi, Sant’Antonio e la Madonna. Il corredo di monili e preziosi che da decenni i residenti di Oricola donavano ai patroni in segno di devozione non si trova più. Una delegazione di amministratori e membri del comitato feste hanno appreso durante un vertice in curia, alla presenza del vescovo dei Marsi, monsignor Pietro Santoro, di monsignor Domenico Ramelli, del vicario della forania di Carsoli don Fulvio Amici, dell'ex parroco don Andrea De Foglio e dell’attuale don Roberto Muscas, che parte dell’oro era stato venduto per far fronte a delle spese della parrocchia. La notizia ha lasciato a bocca aperta i residenti che ora vogliono vederci chiaro. Per questo si sta preparando un’assemblea pubblica durante la quale saranno raccolte anche le firme dei fedeli che vorranno intraprendere la battaglia legale contro questa cessione. Secondo amministratori e cittadini di Oricola, infatti, l’oro non andava venduto perché rappresentava un pezzo di storia e tradizione del paese. Per questo ora vogliono andare a fondo alla vicenda e capire se ci siano in tutta questa storia delle responsabilità. (e.b.)

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