Pagare il ticket, lunghe ore di rabbia e di attesa

Un'intera mattinata per “arrivare” allo sportello. La Asl: potenzieremo il servizio

L'AQUILA. E' piena emergenza al Cup, il servizio di prenotazione e pagamento ticket del San Salvatore. Ieri, un'altra giornata «calda» e non solo per l'afa. File lunghissime e attese di almeno 4 ore, in una sala gremita di pazienti di cui molti anziani. Per pagare il ticket ormai bisogna mettere in conto che si perde una intera mattinata. Una situazione che è al limite della sopportazione e ora la Asl annuncia il potenziamento del servizio, mentre l'accordo con le farmacie è lontano.
Proprio con l'interruzione delle prestazioni di prenotazione e pagamento ticket nelle farmacie pubbliche e private è nuovamente esploso il problema del Cup: le cinque postazioni attualmente in funzione sono assolutamente insufficienti a far fronte alle richieste dell'utenza. Una situazione di emergenza più volte sottolineata anche dai sindacati di categoria, mentre piovono le proteste dei cittadini. «Entro dieci giorni», spiega il direttore della Asl, Roberto Marzetti, che proprio ieri ha effettuato un sopralluogo al Centro di Prenotazione del San Salvatore, «saremo in grado di aprire altre tre postazioni per il pagamento dei ticket: abbiamo, infatti, dirottato parte del personale su questo servizio, che troverà anche una collocazione logistica diversa, nei locali dell'accettazione, più ampi e confortevoli». Contemporaneamente, annuncia il manager, entrerà in funzione il nuovo sistema telematico della Asl, che, almeno sulla carta, dovrebbe velocizzare le operazioni di connessione e ridurre del 50 per cento i tempi di attesa.

«A questo si aggiunge», dice Marzetti, «l'accordo con le Poste che nel giro di due settimane consentirà di pagare i ticket per esami e visite diagnostiche in tutti gli sportelli postali». La Asl sta lavorando su ipotesi alternative, in attesa del pronunciamento dell'assessorato alla sanità in merito al ripristino della convenzione con le farmacie. «La richiesta dei farmacisti è molto onerosa», sostiene Marzetti, «circa 4 euro a prenotazione, la stessa cifra che viene corrisposta ai medici di base. Lo scorso anno la Asl ha sborsato 406 mila euro per garantire il servizio pagando 1 euro e 20 centesimi a prestazione». A conti fatti, per rinnovare la convenzione con le farmacie, occorrerebbero più di un milione e mezzo di euro. «Siamo in attesa delle decisioni della Regione», afferma il direttore dell'azienda sanitaria, «nel frattempo stiamo provvedendo al potenziamento del Cup con tre nuove postazioni per rendere meno pesante e lunga l'attesa e snellire le file, che in estate aumentano». L'attivazione del call center, con otto linee telefoniche per la prenotazione delle visite, non ha sortito gli effetti sperati: è ancora esiguo il numero degli utenti che usufruisce del servizio. «Questo vale anche per le prenotazioni dove i pazienti risultano esenti dal pagamento del ticket», conclude Marzetti, «e che potrebbero espletare l'intera operazione per telefono».