Parchi e aree sportive nei piccoli comuni: arrivano i fondi Pnrr 

Svelato l’elenco dei beneficiari: 11 sono della Valle Peligna Di Nino: «Per Pratola altra opportunità per favorire lo sport» 

PRATOLA PELIGNA. Finanziamenti per 1,5 milioni in favore di 60 comuni della provincia dell’Aquila per l’acquisto e l’installazione di attrezzature sportive. I fondi, messi sul piatto dal Pnrr - nell’ambito della missione 5, riguardante inclusione e coesione sociale - sono stati assegnati a 11 centri della Valle Peligna, in base al numero degli abitanti. Il finanziamento si riferisce, in particolare, alle regioni del Mezzogiorno. A Pratola Peligna e Castel di Sangro, tra i comuni più popolosi, vanno 35mila euro, mentre gli altri nove dovranno “accontentarsi” di 20mila, 28mila e cinquecento e 30mila euro. La fetta più ampia dei fondi del Pnrr finirà nelle casse dei comuni con meno di mille abitanti: nell’elenco diffuso dal dipartimento dello Sport, che fa capo al ministro Andrea Abodi, figurano Rivisondoli e Prezza. Entrambi beneficeranno di 20mila euro, finalizzati alla realizzazione di parchi e percorsi attrezzati per consentire la pratica sportiva, oltre che a rappresentare un punto di aggregazione e inclusione, temi spesso inseriti nell’agenda sociale soprattutto delle aree interne e dei centri montani. È previsto, inoltre, un ulteriore contributo di mille euro per sostenere le spese di preparazione del sito in cui saranno collocate le attrezzature sportive. Ai comuni tra i mille e i tremila abitanti saranno destinati 28mila e cinquecento euro: tra questi, Bugnara, Ateleta, Pacentro, Torricella Peligna, Pettorano sul Gizio, Roccaraso e Raiano. Per i centri da cinquemila a diecimila abitanti, come detto, sono previsti 35mila euro per Pratola Peligna e Castel di Sangro. Notizia accolta con soddisfazione dal sindaco di Pratola Peligna, Antonella Di Nino: «Pratola prende un altro finanziamento da destinare ad attrezzature sportive per le aree pubbliche. Un’altra opportunità colta grazie sempre al lavoro costante dell’amministrazione con la fattiva collaborazione dell’ufficio tecnico». Il bando di Sport e salute era rivolto ai Comuni fino a 10mila abitanti del Mezzogiorno per la realizzazione di «parchi e percorsi attrezzati con l’applicazione di nuove tecnologie per la pratica sportiva libera». Secondo le linee guida del bando, i percorsi dovranno «essere funzionali all’utilizzo da parte di differenti target di persone, quali giovani, adulti, over 65, persone con disabilità. La tipologia di attrezzature che caratterizzano le composizioni dovranno garantire la possibilità di allenamenti cardio e isotonici organizzati e/o a corpo libero, creando percorsi polivalenti». In fase di presentazione della domanda, i Comuni hanno indicato l’area idonea a ospitare le attrezzature sportive, che fungeranno - come specificato dallo stesso avviso - da punto di aggregazione sociale, oltre che luogo dedicato agli allenamenti e alla pratica sportiva. (l.p.)
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