Patteggiano i due tifosi che hanno assaltato il bus dell’Avezzano

20 Febbraio 2014

Il presidente biancoverde Paris chiede il risarcimento danni Altri supporter vastesi ripresi dalle videosorveglianza

VASTO. Hanno patteggiato la pena davanti al gip e sono tornati in libertà i due ultrà arrestati lunedi dalla polizia per concorso in danneggiamento e furto ai danni del pullman dell'Avezzano calcio. La pena è stata fissata in 4 mesi di reclusione e 150 euro di ammenda, pena sospesa e la mancata menzione sul casellario. Per cinque anni tuttavia i due non potranno entrare in strutture dove si svolgono manifestazioni sportive. Il processo si è svolto per direttissima nell'aula al piano terra del palazzo di giustizia. A difendere i due giovani c'erano gli avvocati Roberto Cinquina e Angela Pennetta per Andrea Di Biase, Massimiliano Baccalà per Giovanni Baccarini. Nell'atrio un nutrito gruppo di amici e di tifosi biancorossi ha atteso la sentenza.

«Non sono ragazzi violenti. Sono due giovani che hanno commesso una sciocchezza», li hanno difesi, «non c'è stata nessuna sassaiola e non è vero che sono finiti in carcere. Uno è stato trattenuto in commissariato tutta la notte, l'altro dopo l'interrogatorio del pm, Giancarlo Ciani, ha trascorso il martedi sera ai domiciliari», ha poi rimarcato l'avvocato Angela Pennetta. Non ci stanno a passare per violenti i tifosi biancorossi. A inchiodare i due ragazzi finiti in giudizio, però, sono state le immagini riprese da una telecamera e le foto scattate dai calciatori dell'Avezzano, Alessandro Mauti e Raffaele Maiorano. Le foto mostrano uno degli ultra che sposta la transenna e l'altro che chiude il cancello dello stadio, l'arrivo del pullman, le scaramucce, i borsoni di due calciatori che vengono presi e poi gettati.«Non volevano rubare.Al contrario il gesto dimostra che è stata una ragazzata: hanno preso i borsoni per evitare ai calciatori di giocare», dice l'avvocato Pennetta. Davanti alla richiesta di convalida degli arresti fatta dal pm i difensori hanno deciso di patteggiare la pena. Il presidente dell'Avezzano calcio Gianni Paris, presente in aula insieme all'autista del pullman Fabio Rocchesini, non si è costituito parte civile e ha presentato agli avvocati degli imputati il conto dei danni che ammonta a 2.500 euro. Poco prima di mezzogiorno i due giovani sono tornati in libertà. La polizia sta ancora valutando la posizione di un altro giovane di 23 anni che è stato denunciato e quella di altri tifosi ripresi dalla videosorveglianza. «Una cosa deve essere chiara: non sarà tollerata più alcuna forma di violenza dentro e fuori gli stadi»,ha detto in conferenza stampa al commissariato il questore Filippo Barboso.

Paola Calvano

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