Pdl compatto con Del Corvo

Il candidato presidente: «Stop a divisioni e polemiche»

L’AQUILA. Il Popolo delle Libertà aquilano e abruzzese si schiera compatto intorno alla candidatura di Antonio Del Corvo a presidente della Provincia. Commercialista di Celano, città della quale è stato vicesindaco e consigliere regionale eletto nel listino di Gianni Chiodi, Del Corvo annuncia che si metterà alla testa di uno schieramento che vuole andare al di là «delle divisioni campanilistiche e delle polemiche legate all’appartenenza».

Così, accantonando definitivamente la questione legata al ruolo del capoluogo, il capogruppo del Pdl all’emiciclo, Gianfranco Giuliante, e il coordinatore regionale Filippo Piccone, condividono lo stesso tavolo della sala conferenze dell’hotel Canadian nell’annunciare ufficialmente la candidatura di Del Corvo. Con loro c’è anche il senatore Fabrizio Di Stefano, vicecoordinatore abruzzese nel Pdl.

Del Corvo sfiderà la presidente uscente Stefania Pezzopane, sostenuta da tutte le liste del centrosinistra, dall’Udeur e da due liste civiche. La presidente si è presentata giorni fa nel container che ospita la sede dell’amministrazione provinciale, in un incontro esclusivo con i giornalisti.
L’atmosfera al Canadian è ben diversa, con l’intera sala piena di sostenitori e simpatizzanti. In platea anche gli assessori regionali Angelo Di Paolo e Daniela Stati, i cui nomi erano inizialmente fra la rosa dei candidati. «É per me una grande soddisfazione essere stato scelto dal presidente Berlusconi», dice Del Corvo «che aveva davanti una rosa di nomi validissimi, impegnati anche nel sociale oltre che nella politica. Mi ritengo un buon tecnico».

Molti i politici aquilani intervenuti a dare man forte al candidato celanese, a cominciare dal collega all’emicilcio Luca Ricciuti, il quale ha assicurato che «le liste saranno forti, rappresentative, e vedranno scendere in campo anche rappresentanti locali». Tra le prime file si intravedono Carla Mannetti - anche lei indicata tra i papabili nei giorni scorsi - e Vito Colonna, ma la conferenza non registra nessuna presenza significativa degli alleati, o auspicati tali, come l’Udc o il Movimento per le autonomie. «Con loro abbiamo un discorso aperto», assicura Di Stefano, «ma prima di poter concretizzare l’alleanza, bisognava fare questo passo dell’ufficialità del candidato». Per quanto riguarda l’Udc, che a Chieti è già schierato con Umberto Di Primio, Rodolfo De Laurentiis lascia intendere che per L’Aquila bisogna fare qualche passo avanti. Anche Giorgio De Matteis, vice presidente in consiglio regionale del Mpa, prende tempo indicando come prioritario un programma per la ricostruzione. Quanto a Del Corvo, parla di ricostruzione come primo impegno, al punto da istituire un assessorato ad hoc di impegno per l’economia e il lavoro, di accordi programma in Valle Peligna.

E poi c’è la questione mediatica, con il Pdl che indica la presidente Pezzopane come beneficiaria di un ritorno di immagine dovuto al sisma. «Oggi la presidente è al primo posto delle graduatorie», spiega Giuliante, «ma negli anni scorsi era oltre il centesimo». Mentre Piccone si dice pronto ad attivare uno studio finalizzato a capire se «denaro pubblico della Provincia è stato utilizzato per la sua personale campagna elettorale», spiega facendo il gesto dei soldi tra pollice e indice, «ci tengo a dire», aggiunge a proposito della questione dei campanili «che la Provincia dell’Aquila ha 300mila abitanti, non avrebbe senso fare una guerra L’Aquila-Avezzano. Posso assicurare che metà della nostra giunta sarà aquilana».