Piazza a Berlusconi, politica divisa: il via libera arriva tra le polemiche 

A favore solo la maggioranza. Ianni: «A lui un luogo simbolo del sisma, giusto omaggio per l’impegno» Giannangeli: «La sua è stata una stagione di degrado culturale». Albano: «Una figura controversa»

L’AQUILA. Non si sa ancora dove, ma L’Aquila avrà una piazza o una via intitolata a Silvio Berlusconi. Ssarà in un luogo simbolo della distruzione del terremoto o della ricostruzione. E l’ex premier avrà anche la cittadinanza onoraria postuma. Lo ha deciso ieri mattina il consiglio comunale, ma tra le polemiche. E spaccando l’opposizione.
Da una parte la maggioranza, compatta a sostegno della proposta di Maria Luisa Ianni di Forza Italia, che sta lavorando direttamente alle due ipotesi insieme al sindaco Pierluigi Biondi e che in aula ha esaltato le doti politiche e imprenditoriali di Berlusconi, ma soprattutto il suo impegno dopo il 6 aprile del 2009, non solo pratico nella gestione del post-sisma, ma anche nel portare la città all’attenzione dei grandi del mondo col G8. «Vogliamo rendere il giusto omaggio a un uomo che, con i fatti, ha dimostrato grande vicinanza alla nostra comunità e alle nostre famiglie», si legge nel documento di Ianni.
Dall’altra parte due gruppi di opposizione, quello di L’Aquila Coraggiosa e Partito Democratico, che si sono scagliati contro la scelta: su tutti i capigruppo Simona Giannangeli e Stefano Albano, che ne hanno ricostruito le vicende giudiziarie, il rapporto con il mondo femminile, le politiche controverse – quelle nazionali e quelle del post-sisma aquilano – e le frasi “infelici”. Per la prima il Cavaliere è stato fautore di «una stagione di degrado politico e culturale», per il secondo «è figura divisiva».
Nel mezzo il resto delle minoranze, che si sono astenute nel voto: su tutti Enrico Verini di Azione, secondo cui, sebbene Berlusconi fosse lontano dalla sua cultura politica, «la vicinanza alla città l’ha dimostrata e una piazza se la merita».
UTERO IN AFFITTO
È stato poi scontro anche sull’utero in affitto. L’opposizione non ha votato, facendo cadere il numero legale e la maggioranza si è ritrovata insufficiente per approvare la mozione di condanna presentata, come primo firmatario, da Leonardo Scimia di Fratelli d’Italia. «Le opposizioni di centrosinistra, sempre pronte a discutere argomenti di qualsivoglia natura, anche quelli meno pertinenti alle attività del consiglio comunale, su un tema centrale come l’utero in affitto – tra le questioni più pressanti poste all’attenzione dell’etica e del diritto – preferiscono la fuga al confronto approvando implicitamente una pratica che la Corte di Cassazione ha bollato come “offensiva per la dignità della donna” ridotta al ruolo di “incubatrice meccanica” spesso sfruttando lo stato del bisogno di colei che presta l’utero”», ha attaccato il coordinamento cittadino del partito dopo il consiglio comunale.
Tra i punti più accesi, inoltre, quello sulla gestione della Riserva del Vera e quello sulla nuova pavimentazione del corso e delle piazze del centro storico. (vedi articoli in pagina).
GLI ALTRI PUNTI
La seduta fiume dell’assemblea civica aquilana era però iniziata con l’unione, nel minuto di silenzio, proposto da Paolo Romano, in ricordo dell’ex consigliere scomparso Antonio Tarquini.
Tra in punti in discussione, il consiglio comunale ha poi approvato a l’affidamento dei cimiteri alla municipalizzata Asm per cinque anni da ottobre.
Diventerà invece un centro sociale ricreativo e residenziale per i diversamente abili l’ex palestra di via Antinori, nel centro storico: l’assemblea ha dato il via libera al progetto, con il cambio di destinazione d’uso dell’immobile di proprietà dell’ente. «Dopo 6 lunghi anni d’attesa dall’avvio dell’iter, avvenuto sotto l’amministrazione di centrosinistra, finalmente c’è il via libera al progetto esecutivo. È il coronamento di un sogno portato avanti dal compianto Adriano Perrotti. Ora però bisogna sbloccare la pratica dell’edificio adiacente, che rischia di dilazionare i tempi», ha commentato Stefano Palumbo del Pd.
L’Aula ha inoltre approvato l’ordine del giorno sulla tutela dei diritti dei lavoratori nel processo di internalizzazione delle attività di contact center multicanale per l’Inps servizi e l’invito a sindaco e giunta va richiedere al Centro turistico del Gran Sasso di provvedere alla trasformazione dei contratti del personale part-time.
Via libera all’unanimità anche all’ordine del giorno per favorire, d’intesa con Rfi, la chiusura del passaggio a livello della frazione di Monticchio, con la realizzazione di un sottopasso.
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