Povertà in aumento: il Comune dell'Aquila sostiene oltre mille famiglie

Almeno 540 nuclei del Progetto Case non hanno reddito. Erogati 408 bonus straordinari e 37 sussidi per i giovani

L’AQUILA. Uomini adulti, soli e invalidi. Donne con figli minorenni. Famiglie a bassissimo reddito, con adulti che hanno perso il lavoro e minori da mantenere, ex detenuti, tossicodipendenti, persone che non ce la fanno a pagare l’affitto e immigrati senza reddito.

La povertà all’Aquila si allarga sempre di più, stringendo in una morsa tremenda famiglie che, fino a sei-sette anni fa, erano in grado di arrivare a fine mese, e ora non riescono nemmeno a riempire la dispensa: la dead line del terremoto che segna il confine tra un “prima” di normalità e un “dopo” difficile.

A descrivere il quadro della povertà è l'assessore al Sociale Emanuela Di Giovambattista, alle prese con il tentativo di ottenere qualche risorsa in più, in vista della variazione di Bilancio, per poter portare avanti le iniziative in sostegno delle famiglie in difficoltà e per avviarne di nuove.

«Nel 2014-2015 abbiamo potuto contare su 100mila euro. Non basterebbe l’intero bilancio per fare fronte alla povertà». Quest’anno il Comune ha fornito 162 servizi di prossimità ed erogato 408 bonus straordinari e 37 bonus giovani. Sono state, inoltre, 77 le famiglie con minori raggiunte con misure di sostegno, 11 le attività di doposcuola, per un totale di oltre un migliaio di persone in situazione di disagio raggiunte. «Fondamentale, a tale scopo, la rete di prossimità avviata un anno fa con 18 associazioni locali», spiega l'assessore, «che hanno fornito tanti servizi come l’accompagnamento a chiamata, il supporto soci-economico a famiglie con minori, gli interventi per i bambini fino a 3 anni».

Nel 2015 le situazioni di indigenza sono aumentate: delle 3.700 famiglie (sul totale di 5.400 che vivono nel Progetto Case) a rischio sfratto, per almeno 540 nuclei familiari il motivo è l’insostenibilità del debito rispetto al reddito. Tra le altre attività fornite, anche l’agevolazione per la mensa scolastica, il rimborso dei libri e del trasporto. Per il 2016 l’assessorato introdurrà altri strumenti, tra cui un bonus per le situazioni più difficili, «ma il 20% dovrà servire per pagare i debiti da bollette e affitti: uno dei motivi che aggravano la povertà».

Marianna Gianforte

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