Progetto Case e Map una gara per la gestione

29 Settembre 2014

Proroga tecnica per la Manutencoop che resterà in servizio per un paio di mesi De Santis: puntiamo a un “global service” che possa riscuotere anche le bollette

L’AQUILA. Esternalizzare la gestione dei circa 6000 alloggi provvisori di Progetto Case e Map. Il Comune scarta la società pubblico-privata e sta preparando una proposta che dovrà essere approvata dal consiglio comunale, che in precedenza aveva scelto la strada della consulenza tecnico-finanziaria per costituire una new-co a cui affidare il patrimonio immobiliare sorto dopo il sisma.

Lo anticipa l’assessore Lelio De Santis, che annuncia anche l’imminente predisposizione di una gara per il servizio di manutenzione dei complessi. Nessuna ulteriore proroga alla Manutencoop, il cui contratto scade il 4 ottobre, con 59 addetti che rischiano il licenziamento che da mercoledì saranno in sciopero. «La Manutencoop», spiega De Santis, «potrà continuare a gestire il servizio solo per il periodo strettamente necessario all’espletamento della gara, un mese o due, tramite una proroga tecnica. Naturalmente, potrà partecipare come concorrente alla selezione pubblica che il Comune è tenuto a bandire per legge. Non solo non c’è la copertura finanziaria per coprire l’affidamento, visto che i 3 milioni necessari non sono stati trasferiti dal governo, ma la stessa normativa ci impedisce di procedere con l’aggiudicazione diretta, come fatto nella fase dell’emergenza. Sono vicino alle persone che rischiano il posto di lavoro», sottolinea l’assessore, «ma l’amministrazione non ha la bacchetta magica. Del resto di tratta di dipendenti che la Manutencoop ha assunto da diversi anni e che poi sono stati impiegati negli alloggi del Progetto Case e dei Map». Il Comune, dunque, già nei prossimi giorni farà partire, con propri fondi, la gara a evidenza pubblica per individuare un nuovo gestore del servizio di manutenzione edilizia degli immobili: per quanto riguarda la pulizia e la cura del verde, si dovrà invece attendere ancora. Il nodo principale da sciogliere è quello della gestione complessiva dei 6000 alloggi: un soggetto che, a quanto pare, non sarà più la società mista a cui sta lavorando l’advisor di Bologna incaricato di elaborare una proposta. L’assessore De Santis conferma quanto anticipato al Centro nelle scorse settimane in merito alle criticità riscontrate nel piano già presentato e annuncia la possibilità di ricorrere all’esternalizzazione del servizio. Intanto i costi illustrati dal consulente sono troppo alti e sono da coprire facendo pagare anche i proprietari di case inagibili. Poi», aggiunge De Santis, «l’orientamento dell’attuale governo va verso la riduzione delle aziende partecipate. Ci stiamo riflettendo e vogliamo elaborare una nostra proposta tecnico-gestionale, orientata sull’esternalizzazione del servizio. Un global service che possa occuparsi anche della riscossione di bollette e tributi. Il provvedimento, nell’ottica della trasparenza, dovrà essere condiviso e approvato dal consiglio».

Romana Scopano

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