La crisi del commercio

Ranalli: eventi e fiere per sostenere i negozi del centro

SULMONA. Il sindaco Peppino Ranalli non si sottrae al dibattito su corso Ovidio e riconferma la vicinanza dell’amministrazione soprattutto nei confronti di quelle attività commerciali che si trovano...

SULMONA. Il sindaco Peppino Ranalli non si sottrae al dibattito su corso Ovidio e riconferma la vicinanza dell’amministrazione soprattutto nei confronti di quelle attività commerciali che si trovano maggiormente in difficoltà. Il riferimento è alla parte sud del corso, dove negli ultimi tempi sono molti i negozi che hanno chiuso i battenti.

«Bisogna mettere in campo delle iniziative volte a rendere appetibile questa parte del corso non solo con fiere e manifestazioni, ma cercando di far riavvicinare le imprese», afferma il primo cittadino. «È necessario ascoltare i commercianti, perché in un momento come questo non possiamo parlare di corso Ovidio sud o nord, ma dobbiamo lavorare tutti insieme per capire quale potrebbe essere la strada del rilancio, quella che può segnare un’inversione di tendenza. Quindi credo sia sbagliato sostenere che l’intero capoluogo peligno sia in abbandono, come ha fatto qualcuno, anche perché partendo da questo presupposto non si arriverà da nessuna parte».

Il riferimento è a Claudio Mariotti, presidente di Ascom Fidi- Ascom Servizi, che nei giorni scorsi ha sollecitato il ritorno degli uffici in centro per risollevare i negozi, sottolineando come il “caro affitti” sia un falso problema. Resta, però il dato della crisi del commercio in città, dove sono 37 le attività che hanno abbassato le saracinesche nel 2014, di cui 4 fra bar e ristoranti, una di commercio ambulante e 32 al dettaglio. In attesa del bilancio sul commercio cittadino, che gli uffici comunali tracceranno a fine mese, si registra che tra queste 14 erano in centro e 18 in periferia.

Le nuove attività avviate, invece, sono 48, tra cui 30 di commercio al dettaglio, 7 attività di ristorazione, 5 di ambulanti a posto fisso e 6 itineranti. A ciò si aggiunge il boom delle vendite on-line, che non aiuta i piccoli negozi del centro, o i grandi marchi in franchising che non considerano appetibile la città e che la stanno abbandonando progressivamente.

Senza contare i balletti sull’isola pedonale che vanno avanti da anni e le polemiche sui parcheggi a pagamento. Da sempre la maggioranza dei commercianti chiede la sosta gratuita almeno per un tempo limitato per chi arriva in centro per lo shopping. (f.p.)

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