Rifondazione ora cerca alleanze a sinistra

Il segretario nazionale Acerbo in campo per aggregare i civici, ma l’assessore Pelini resta in sella

L’AQUILA. Franchi tiratori in agguato (su bilancio e questioni urbanistiche) sugli ultimi impegni dell’amministrazione Cialente. La vittoria di Americo Di Benedetto alle primarie della coalizione civico-progressista ha provocato, di fatto, l’uscita dalla maggioranza di Rifondazione comunista. Per ora, tuttavia, non si parla di dimissioni dell’assessore Fabio Pelini. L’argomento è stato affrontato nel corso dell’assemblea degli iscritti di Rifondazione comunista che ha in ogni caso messo ai voti, a fine riunione, l’abbandono dell’esperienza amministrativa del centrosinistra con la coalizione “ulivista”.

Rifondazione è in campo,con il segretario nazionale, il pescarese Maurizio Acerbo, per la costruzione del fronte della sinistra alternativa che, secondo il capogruppo in consiglio comunale Enrico Perilli, «può arrivare al ballottaggio insieme ai movimenti civici e ad altri pezzi del centrosinistra, chiamati a uno sforzo comune per contrastare le forze reazionarie di questa città che hanno fatto una chiara scelta di campo alle primarie».

Del resto, i malumori nel centrosinistra sono parecchi, visto che l’esito delle primarie ha comunque provocato dissidi e spaccature che sarà difficile sanare del tutto in vista del voto di giugno. I timori, in ambienti Pd, sono le liste civiche centriste a sostegno di Di Benedetto che potrebbero imbarcare pezzi di centrodestra.

Perilli, dal canto suo, ha lanciato un appello a Nicola Trifuoggi e Carla Cimoroni, i quali hanno già annunciato la loro discesa in campo, di ritirare le candidature per deciderne una «che rappresenti tutti quelli che non stanno con questo tipo di centrosinistra, dove non c’è spazio per una sinistra alternativa».

Ieri la coalizione “L’Aquila chiama”, che sostiene Cimoroni, attraverso un tweet, ha lanciato il seguente messaggio: «Cambiamo L’Aquila insieme isolando i centri di potere che l’hanno spolpata. Ricostruiamo il presente pensando al futuro. Mandiamoli a casa». La prima mobilitazione è prevista in occasione del 25 aprile dal titolo “Libera L’Aquila” con spettacoli, proiezioni, laboratori, performance, mostre fotografiche e musica in centro storico. «Liberiamo L’Aquila dai fascismi», è il messaggio dei promotori. «Tutti in centro il 25 aprile con l’arte, la creatività, la gioia, la solidarietà».(e.n.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA