«Rubati oggetti dalla tomba di mio figlio»

La denuncia della mamma di uno dei ragazzi morti nel crollo della Casa dello studente.

L’AQUILA. Oggetti cari, lasciati da amici e familiari, rubati dalle tombe delle vittime del terremoto. A denunciare questa «vergogna» è Anna Maria Cialente, che ha perso il figlio Francesco Maria Esposito, 24 anni, nel crollo della Casa dello studente. «Mio figlio viene ammazzato ogni volta che, e questa non è la prima volta, dalla sua tomba scompaiono oggetti ai quali era particolarmente affezionato» afferma Anna Maria Cialente. «La prima risale a qualche tempo fa, quando scomparve la maglietta dell’Inter che gli amici più cari gli avevano portato. Ora un altro furto. Sono spariti oggetti cari, tra cui una coroncina, un’altra maglietta e una lettera che una sua amica aveva lasciato lì l’altra sera per esprimergli attraverso poche righe tutto il suo affetto. Mi chiedo con quale coraggio» scrive la mamma di Francesco (deceduto insieme alla sua fidanzata Angela), «persone estranee sottraggono cose che sono importanti dal punto di vista affettivo per tutti noi. Vorrei far capire a queste persone l’importanza per me, che sono la sua mamma, di stringere al petto quella maglietta che ha ancora il suo odore. Non so come si sia sentito Francesco quando ha visto compiere questa azione deplorevole.

È possibile che questa tragedia così grande non abbia insegnato nulla?». Quindi «l’appello» ai ladri. «Se avete bisogno di una maglietta e di altro potete rivolgervi a noi, senza portar via queste cose dalla tomba. Fatevi un esame di coscienza e chiedete perdono non a me, ma a Francesco e al Signore, per ciò che avete fatto a un ragazzo che poteva essere vostro amico e al quale è stato negato l’avvenire».

ASSEGNAZIONE CASE. Intanto sono ancora molte le persone sfollate al mare che, in attesa di un alloggio, sono costrette a viaggiare ogni giorno. Tra questi anche Riccardo Federico Retta e la sorellina Alessia, 10 anni lui 7 lei, che hanno deciso di scrivere al premier Berlusconi per sollecitare l’assegnazione della casa. «Ogni giorno ci alziamo alle 5.30 per prendere l’autobus che da Tortoreto ci porta all’Aquila. La nostra casa è classificata E ed è in zona rossa. È più di un mese che abbiamo fatto il colloquio con la Protezione civile, ma non veniamo ancora chiamati. Siamo stanchi di viaggiare e sono già 2 volte che ci ammaliamo. Saltiamo colazione e pranzo perché quando arriviamo a Tortoreto sono le 16. Può farci questo favore? Può dire alla Protezione civile di chiamarci?». Io» aggiunge Riccardo «sono un gran tifoso del Milan e per ricambiare potrei darle qualche consiglio sulla squadra».

FAMIGLIE NUMEROSE. Attese lunghe e snervanti anche per le famiglie numerose e con disabili a carico. «È vergognoso» afferma Caterina Bruno «l’aver omesso la pubblicazione dei punteggi che danno diritto all’assegnazione di un alloggio. Noi abbiamo i requisiti per poter entrare in una casa, ma siamo qui a lottare contro i mulini a vento. Ci chiediamo perché viene penalizzato un diversamente abile e perché nessuno si prende carico della denuncia di un cittadino».

COLLEGAMENTI GRATUITI. Gratis per gli sfollati i treni interni e il collegamento autostradale L’Aquila est-L’Aquila ovest. Due provvedimenti che migliorerebbero la vita dei terremotati costretti a spostarsi nel caos del traffico aumentato drasticamente dopo il sisma. A sollecitare queste misure è la presidente della Provincia Stefania Pezzopane che ha scritto alla Regione, al ministro Matteoli, ai vertici di Trenitalia e della società Autostrade, nonché a Guido Bertolaso.