Saldi, piccoli segnali di ripresa

L’AQUILA. Saldi dal 20 al 50% nelle vetrine delle gallerie o dei centri commerciali aquilani. Un avvio dei saldi coinciso, o quasi, quest’anno con la Fiera dell’Epifania. Una coincidenza che forse serve a dare uno slancio in più agli acquisti che a Natale non sono andati benissimo, vista la quantità di merce rimasta sugli scaffali. I saldi sono cominciati il 4 gennaio e andranno avanti fino al 4 marzo, ma si può già intuire che forse quest’anno ci sarà qualche segnale di piccola ripresa, dopo la passata annata veramente negativa.

A dirlo è il direttore regionale di Confcommercio Celso Cioni. «A Milano si parla già di un +10% di vendite nel 2013 rispetto al 2013», spiega. «Il problema è che durante l’anno molti centri commerciali fanno iniziative promozionali. Credo che quest’anno fare acquisti nel periodo dei saldi sia davvero un’opportunità, perché gli acquisti di Natale non sono andati bene. La gente ha aspettato il 4 gennaio per fare le spese importanti e ora nei negozi non sono rimaste soltanto le rimanenze ma merce buona». Il rinvio ai saldi è dovuto al salasso di fine anno delle tasse vecchie e nuove che ha spinto a limitare gli acquisti. Infatti, per il direttore della Confcommercio, «le spese si fanno più con le aspettative che con le disponibilità economiche concrete». Ma di fronte al dilagare degli outlet con merce in offerta per tutto l’anno e alla luce delle promozioni nei centri commerciali, quanto sono ancora utili i saldi in alcuni periodi dell’anno? «Alcuni commercianti sostengono che è necessario organizzare corner permanenti di offerte dentro le attività per controbilanciare le offerte perenni nei grandi supermercati. Altri, invece, dicono che i saldi dovrebbero partire più tardi, a stagione finita». Intanto Codacons stima che solo il 35% delle famiglie prevede di fare acquisti durante gli sconti, il 5% in meno del 2013.

Marianna Gianforte

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