Salviamo Paganica Nasce l’associazione per la rinascita

PAGANICA. Seguire passo passo la ricostruzione del paese, conservare il senso della comunità, mantenere salde le tradizioni e guardare con fiducia al futuro. E’ nata con questo spirito l’associazione Onlus «Salviamo Paganica». Il consiglio direttivo è stato eletto al termine di un’assemblea con la popolazione e i rappresentanti di tutte le associazioni presenti sul territorio.

Il consiglio direttivo della Onlus «Salviamo Paganica» è composto da: presidente Berardino Zugaro, vice presidente Flavia Volpe, segretario Francesco Bergamotto, revisori dei conti Lorenzo Iovenitti, Quirino Bernardi, Giovanni Volpe. Consiglieri Claudio Panone, Annarita Tennina, Angela Rossi, Franco Cicino, Mariano Volpe, Domenico Ciammetti.

Obiettivo della Onlus è la «promozione e monitoraggio di ogni fase della ricostruzione, ricerca di uno sviluppo sociale economico sostenibile e supporto alla popolazione per il raggiungimento di migliori condizioni di vita. Intendiamo pertanto intervenire per portare il nostro contributo in tutto ciò che possa in qualche modo migliorare la qualità di vita dei nostri concittadini. Oggi a più di sei mesi di distanza da quella tragica notte, con una popolazione divisa e dispersa tra nuovi insediamenti o negli alberghi, con la perdita dei luoghi di incontro e di socializzazione ai quali eravamo legati da lunga consuetudine, è fondamentale conservare quei riti identitari e quelle tradizioni che costituivano il patrimonio condiviso delle nostre genti. Perciò riteniamo che sia importantissimo che la Fiera di Ognissanti - nella quale la Onlus sarà presente con un gazebo - possa svolgersi anche quest’anno per le vie di Paganica agibili, per dare un segno di speranza a chi vi ha partecipato da sempre e la ricorda dove era e come era».

FILETTO.
Claudio Mastronardi di Filetto scrive: «Sono il proprietario del bed and breakfast Gransasso di Filetto e volevo segnalarvi l’abbandono totale in cui versa la nostra frazione. Erano in progetto delle casette Map in un terreno vicinissimo alla piazza centrale con quindi nuove strade e quindi forse una piccola rinascita ma oggi abbiamo saputo che forse non si faranno o se si fanno verranno fatte molto fuori dell’abitato. Il terremoto l’abbiamo scampato ma l’amministrazione statale e comunale ci hanno definitivamente affossato».