Saviano «battezza» il video degli alunni del Cotugno

9 Aprile 2013

L’AQUILA. «L’Aquila è l’emblema di una tragedia che ha attirato le organizzazioni malavitose. È il pieno del vuoto istituzionale». Non ha usato mezze parole, Roberto Saviano, ieri sera, durante la...

L’AQUILA. «L’Aquila è l’emblema di una tragedia che ha attirato le organizzazioni malavitose. È il pieno del vuoto istituzionale». Non ha usato mezze parole, Roberto Saviano, ieri sera, durante la trasmissione di Fabio Fazio su Rai 3, «Che tempo che fa». Il noto scrittore e giornalista ha voluto ricordare il quarto anniversario dal terremoto con il video «Il volto della giustizia», realizzato dai ragazzi dal liceo Cotugno, diretto da Stefano Ianni e scritto da Annalucia Bonanni, che nei giorni scorsi ha avuto molte visualizzazioni in rete.

«Abbiamo deciso di mostrarne due minuti per ricordare L’Aquila, i problemi dell’Aquila, quello che è lo stato delle cose», ha detto il presentatore prima di mandarlo in onda, «e ci sembrava che la cosa più corretta fosse proprio questo video fatto dai ragazzi, dal futuro che oggi è lì». Due minuti densi di informazioni ed emozioni, per sintetizzare il post- sisma della città martoriata, «un appassionato e accorato messaggio», come lo ha chiamato Fazio, che ha attraversato i luoghi simbolo del sisma, dalla prefettura alla questura, dall’ospedale, alla caserma dei Vigili del fuoco alla Casa dello studente, al Convitto, all’università, alla biblioteca. «La metà delle persone sfollate ancora non ha una casa, centinaia di edifici che dovevano essere abbattuti non sono stati demoliti, ci sono edifici ancora puntellati, una parte degli edifici è stata ricostruita alla buona, non con tutti i crismi e doveri», ha concluso Saviano. «Le voci che arrivano dall’Aquila sono emblematiche e tipiche di un paese che deve ritrovarsi. Bisogna fare un appello alla responsabilità dei singoli».

Michela Corridore

©RIPRODUZIONE RISERVATA