AVEZZANO. Coperte, sacchi a pelo, brioches e cioccolate calde. È così che un gruppo di scout marsicani, il clan “Aldebaran” Agesci di Luco dei Marsi, ha trascorso tre giorni delle vacanze natalizie, dedicandosi a una realtà di emarginazione e miseria di Roma capitale, quella dei senzatetto e dei reietti. La storia inizia l’estate scorsa, nel raduno scout più importante degli ultimi anni, la Route nazionale Agesci di San Rossore, in cui gli scout di tutta Italia si sono presi l’ impegno di operare nella comunità civile. «E come concretizzare questo impegno civile», si sono chiesti, «nel modo più semplice, quello tante volte professato da papa Francesco: andare umilmente dai poveri in strada con coperte, cappelli, guanti e ripari per il freddo, con le orecchie pronte per sentire le loro storie, mettendosi semplicemente a disposizione dell’altro». E così, partiti nella fredda mattina del 29 dicembre, i giovani, lasciando da parte dolci e regali, feste e compiti a casa, si sono ritrovati tra Termini e Ponte Milvio a offrire cibi caldi e sorrisi agli ultimi tra gli ultimi, operando al fianco dei numerosi volontari romani concentrati in diversi punti della capitale. È una realtà nuova e particolare quella che si è presentata davanti agli occhi dei ragazzi luchesi: giovani e vecchi, italiani e stranieri, drogati e disoccupati, chi chiuso nella sua solitudine e chi invece disponibile a raccontare la sua storia. «È stata un’esperienza incredibile», raccontano, «che tutti dovrebbero fare almeno una volta nella vita». «Alla fine dei tre giorni quello che rimane è un segno della Marsica», spiega Andrea Luciani. Nella foto di gruppo su ponte Milvio: Maria Bianchi, Alessia Di Paolo, Domenica Sabatini, Miriam Santellocco, Loreto Di Giamberardino, Ezio Santellocco, Andrea Luciani, Antonio Biancone, Giovanna Giordani, Ezio Venditti, Martina Venditti, Fabiola Luciani, Martina Massaro, Andrea Angelucci. (p.g.)

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