Sette candidati in corsa per la poltrona di sindaco

Cinque sono già ufficiali e per la prima volta in campo ci sono anche due donne Attesa per le scelta del Movimento 5 Stelle, Sel pronta a schierare Capaldo

SULMONA. Cinque già ufficiali e altre due che saranno presentate entro un paio di giorni: mai Sulmona aveva avuto tante candidature a sindaco. Per la prima volta ci sono anche due donne Anna Maria Casini, che è a capo di cinque liste civiche, ed Elisabetta Bianchi, scelta da Forza Italia per riportare il partito ai numeri di qualche tempo fa. Gli altri candidati già annunciati da tempo dai rispettivi schieramenti sono Alessandro Lucci, confermato dal movimento di “Sulmona bene in Comune” per governare la città; Alberto Di Giandomenico di “Sovranità Sulmona”, un gruppo di destra che doveva unirsi a Forza Italia ma che, alla fine, ha scelto di correre da solo almeno al primo turno, per poi riunirsi agli alleati storici nel caso che lo stesso Giandomenico o la Bianchi dovessero arrivare al ballottaggio. C’è poi Bruno Di Masci, che solo dopo una lunga riflessione ha accettato di scendere nuovamente in campo. Di Masci è alla guida di otto raggruppamenti in rappresentanza dell’intero arco costituzionale che stanno per diventare nove quando anche la parte del Partito democratico che ancora manca all’appello scioglierà le ultime riserve legate esclusivamente alla composizione della lista. Gli ultimi due candidati sindaci che dovrebbero essere presentati nelle prossime ore sono quelli di Sel e del Movimento 5 Stelle. Questi ultimi, dopo aver inaugurato la loro sede elettorale lungo corso Ovidio, sono in attesa di ricevere il nulla osta dal comitato centrale per presentare la persona sulla quale punteranno per tentare di espugnare Palazzo San Francesco. Il nome più gettonato è quello di Simone Giovarruscio. Per quanto riguarda Sel non ci dovrebbero essere dubbi sul nome del candidato sindaco, già individuato da tempo. Si tratta di Domenico Capaldo, che è anche il segretario del circolo cittadino del partito. «Una scelta di coerenza con cui vogliamo rappresentare i valori e l’identità di Sel», afferma l’assessore uscente Nicola D’Alessandro, il quale precisa che «il ritardo dell’ufficializzazione del nome è dovuto agli ultimi incontri mirati a creare una coalizione più ampia che abbracci anche alcune associazioni e movimenti che hanno chiesto di condividere con noi il percorso». Nel frattempo l’ex segretario del circolo sulmonese del Pd, Fabio Ranalli, ha impugnato il provvedimento che lo sospende per un anno da tutte le attività del partito. Provvedimento adottato, su richiesta del segretario regionale, Marco Rapino, dalla commissione di garanzia del partito in seguito alla decisione di rassegnare le dimissioni con i consiglieri di minoranza, decretando, così, la fine dell’amministrazione guidata dal sindaco Peppino Ranalli.

Claudio Lattanzio

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