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Stauros, 100 artisti dipingono la Madonna per Onna
ISOLA DEL GRAN SASSO. Cento artisti dipingono la MadOnna per le case di Onna. Nasce così la mostra «Stauros per Onna» inaugurata ieri nel Museo Stauros d'arte sacra contemporanea di San Gabriele, che ha visto la realizzazione di cento immagini ispirate ad un'icona cara agli onnesi, la Madonna delle Grazie. Cento opere, tante quante sono le famiglie e le relative case di Onna.
La mostra infatti presto lascerà lo spazio espositivo del Museo Stauros per entrare definitivamente nelle case delle famiglie onnesi o, come si sta pensando, nella «casa di Onna» di prossima costruzione con i fondi del governo tedesco. I giovani artisti, che hanno frequentato il corso di perfezionamento in arte per la liturgia organizzato dalla Fondazione Stauros, ispirandosi alla Madonna di Onna l'hanno poi reinterpretata, come ha spiegato nel corso della cerimonia di inaugurazione il curatore della mostra Giuseppe Bacci. «La Madonna» ha sottolineato Bacci «è la beatitudine del quotidiano, la mamma di ciascuno di noi. Per questo molti artisti hanno raffigurato la maternità laica».
Spazio dunque all'interpretazione personale e all'utilizzo di qualsiasi tecnica artistica: gesso patinato, tecnica mista su tela, su carta o su legno, olio e grafite, pastelli, smalto, stampa digitale, pet, inchiostro e tempere. Il progetto della mostra, nacque lo scorso anno, all'interno della dodicesima edizione della Festa dell'artista, alla quale presero parte tra i relatori della tavola rotonda Giustino Parisse e monsignor Carlo Chenis, vescovo di Civitavecchia-Tarquinia recentemente scomparso. La rassegna d'arte varia, dunque, vuol essere anche un omaggio all'alto prelato e alle 308 vittime del terremoto dello scorso 6 aprile, in memoria delle quali è stata celebrata da padre Francesco Cordeschi una messa nel santuario.
Una celbrazione intensa e molto partecipata, animata dai ragazzi della Tendopoli di San Gabriele. La mostra è accompagnata da un catalogo curato da Giuseppe Bacci (Edizioni Staur's), con illustrazioni a colori delle opere esposte e dei saggi.
La mostra infatti presto lascerà lo spazio espositivo del Museo Stauros per entrare definitivamente nelle case delle famiglie onnesi o, come si sta pensando, nella «casa di Onna» di prossima costruzione con i fondi del governo tedesco. I giovani artisti, che hanno frequentato il corso di perfezionamento in arte per la liturgia organizzato dalla Fondazione Stauros, ispirandosi alla Madonna di Onna l'hanno poi reinterpretata, come ha spiegato nel corso della cerimonia di inaugurazione il curatore della mostra Giuseppe Bacci. «La Madonna» ha sottolineato Bacci «è la beatitudine del quotidiano, la mamma di ciascuno di noi. Per questo molti artisti hanno raffigurato la maternità laica».
Spazio dunque all'interpretazione personale e all'utilizzo di qualsiasi tecnica artistica: gesso patinato, tecnica mista su tela, su carta o su legno, olio e grafite, pastelli, smalto, stampa digitale, pet, inchiostro e tempere. Il progetto della mostra, nacque lo scorso anno, all'interno della dodicesima edizione della Festa dell'artista, alla quale presero parte tra i relatori della tavola rotonda Giustino Parisse e monsignor Carlo Chenis, vescovo di Civitavecchia-Tarquinia recentemente scomparso. La rassegna d'arte varia, dunque, vuol essere anche un omaggio all'alto prelato e alle 308 vittime del terremoto dello scorso 6 aprile, in memoria delle quali è stata celebrata da padre Francesco Cordeschi una messa nel santuario.
Una celbrazione intensa e molto partecipata, animata dai ragazzi della Tendopoli di San Gabriele. La mostra è accompagnata da un catalogo curato da Giuseppe Bacci (Edizioni Staur's), con illustrazioni a colori delle opere esposte e dei saggi.
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