Avezzano

Studentessa finisce in ospedale: «Sono stata spintonata dalla prof»

7 Dicembre 2025

Un'11enne si è confidata con i genitori dopo la scuola: lamentava dolore al ginocchio. Agli agenti ha ribadito la responsabilità dell’insegnante. La dirigente: «No comment»

AVEZZANO. Un’alunna di appena 11 anni finita in ospedale dopo la scuola. Alla polizia ha riferito di essere stata aggredita dalla sua insegnante. Ma è tutto da dimostrare. Una storia dai contorni poco chiari. E non ancora approfonditi dagli inquirenti perché, ad oggi, al commissariato non è pervenuta alcuna denuncia formale. Sebbene dal pronto soccorso il personale sanitario abbia riferito di una querela inoltrata direttamente in Procura. Il caso nella giornata di venerdì, in un istituto primario di secondo grado di Avezzano.

La ragazzina all’uscita di scuola sembrava cupa, scura in volto. E dolorante. Ai genitori che le hanno chiesto cosa le fosse accaduto ha risposto di avere male al ginocchio e a un braccio a causa di una caduta. E alla domanda sul come fosse successo ha lasciato spiazzati i familiari. «È stata la professoressa durante l’orario scolastico». Posti di fronte ad una situazione dalle dinamiche controverse, i due adulti hanno innanzitutto ritenuto di accompagnare la bambina al pronto soccorso per essere visitata. Una volta in ospedale, quando ha riferito al personale sanitario la propria versione circa le ragioni delle contusioni, è stato immediatamente informato il commissariato di polizia di Avezzano.

Una volante ha raggiunto il presidio sanitario e gli agenti hanno avuto un primo colloquio con la studentessa, che ha dichiarato loro quanto già detto ai genitori. I poliziotti hanno preso informazioni circa le lesioni riportate nell’incidente, giudicate guaribili in 5 giorni (stando al referto al momento delle dimissioni dalla struttura). Attualmente le forze dell’ordine non dispongono di elementi aggiuntivi rispetto alla testimonianza della bambina ferita. Raggiunta telefonicamente dal Centro, la dirigente dell’istituto scolastico in cui sarebbe avvenuto il fatto ha preferito non esporsi. «No comment», ha dichiarato. «Non so neppure se sia effettivamente successo nella mia scuola».

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