L’aut aut del prete ai parenti morosi

«Subito i soldi per la cappella o i defunti saranno trasferiti»

SULMONA. Il prete “sfratta” i defunti dei parenti morosi dai loculi della cappella di Santa Maria degli Angeli. Non ha soldi per ristrutturare l’immobile e ha deciso di tenere dentro la cappella solo...

SULMONA. Il prete “sfratta” i defunti dei parenti morosi dai loculi della cappella di Santa Maria degli Angeli. Non ha soldi per ristrutturare l’immobile e ha deciso di tenere dentro la cappella solo i defunti dei parenti che verseranno il contributo richiesto. Su questo don Gilberto Uscategui appare irremovibile, al punto da aver già inviato ai diretti interessati una lettera in cui spiega i motivi della sua decisione.

«Come sicuramente avrete constatato», scrive il parroco, «la cappella cimiteriale Santa Maria degli Angeli – di proprietà della parrocchia Santa Maria ad Nives e San Pietro – dove sono conservati i resti dei vostri defunti versa in pessime condizioni. Cosa questa che minaccia l’incolumità dei visitatori. È, dunque, assolutamente necessario e urgente che vengano prese decisioni circa i lavori e gli interventi di manutenzione straordinaria da eseguire allo scopo di preservare l’incolumità di parenti e visitatori dei defunti sistemati all’interno della cappella».

Il parroco, dopo aver invitato i concessionari dei loculi a regolare la loro posizione, li esorta a partecipare a un incontro per discutere gli interventi da attuare per mettere in sicurezza e recuperare la bellezza della cappella. «Molti di voi hanno raccolto l’invito», sottolinea don Gilberto, «ma tanti non lo hanno ancora fatto. Tenete presente che se non riusciremo ad avere le notizie utili e necessarie per contattare i parenti dei defunti, nei modi e nei tempi previsti dalla legge, saremo costretti, nostro malgrado, a portare via da qui le loro spoglie». Non tutti hanno preso bene l’iniziativa del parroco, tanto che alcune delle persone interessate si dicono pronte a rivolgersi alla Procura nel caso in cui don Gilberto decida di proseguire su questa strada.

«Non spetta ai concessionari dei loculi eseguire i lavori straordinari che riguardano il tetto e la messa in sicurezza della struttura», fa presente una delle persone interessate. «Si tratta di interventi a carico del proprietario e cioè della parrocchia che ha già incassato i soldi vendendo il loculo. Mi sembra che sia il Comune che le due confraternite cittadine che hanno la proprietà delle altre strutture cimiteriali non abbiano mai chiesto un euro a nessuno quando si è trattato di ristrutturare le cappelle. E soprattutto non hanno mai sfrattato nessun defunto». Nei loculi della cappella di Santa Maria degli Angeli riposano attualmente oltre trecento defunti.

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