Sulmona, la Cipriani testimonia dai carabinieri per il caso Ruby

SULMONA. Francesca Cipriani torna a Sulmona per festeggiare il compleanno della nonna, ma finisce negli uffici dei carabinieri per deporre sul caso Ruby ter in cui è indagata per falsa testimonianza. La show girl sulmonese, ex gieffina e assidua frequentatrice di Arcore durante il periodo delle feste eleganti di Silvio Berlusconi, ha ricevuto un avviso di proroga delle indagini e, trovandosi in Abruzzo, si è presentata nella locale sede dell'Arma. Accompagnata dall’avvocato Serafino Speranza e dalla madre, la Cipriani ha raggiunto la caserma dei carabinieri di via Sallustio. Qui ha fatto delle dichiarazioni spontanee.

Il procedimento Ruby ter ipotizza a carico di Berlusconi, Longo e altri 43 indagati una serie di reati, dalla falsa testimonianza alla corruzione in atti giudiziari fino alla rivelazione di segreto istruttorio. La nuova inchiesta parte dalle segnalazioni fatte dai giudici del tribunale di Milano nelle sentenze di condanna dei due processi, intitolati Ruby 1 e Ruby 2, rispettivamentea carico di Silvio Berlusconi (assolto  il 18 luglio con formula piena perché, per quanto riguarda l'accusa di concussione, "il fatto non sussiste" e perché, in riferimento all'accusa di prostituzione minorile, "il fatto non costituisce reato") e a carico di Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti.

In forma smagliante più che mai, la Cipriani è rimasta circa mezz’ora davanti al comandante della stazione per raccontare e mettere nero su bianco. All’uscita dalla caserma dei carabinieri di Sulmona non ha voluto rilasciare alcun commento e si è mostrata contrariata dalla presenza dei giornalisti. «Non voglio essere fotografata e non voglio dire nulla perché non ho nulla da dire»: sono state le uniche parole prima di salire sulla sua auto, con la madre e con il suo avvocato.

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