Torna il piromane, danneggiate 3 auto

2 Agosto 2012

Sorpreso con fiammiferi e una tanica di benzina: i residenti spengono le fiamme e provano invano a inseguirlo

SULMONA. Alto, robusto e incappucciato: lo hanno visto mentre cospargeva le auto di benzina e gli dava fuoco. Hanno provato anche a inseguirlo ma l’uomo si è dileguato nella notte insieme alla tanica che portava in mano, facendo perdere le sue tracce.

È tornato in azione la notte scorsa il piromane di via Avezzano, danneggiando altre tre autovetture: una Polo Volskwaghen di un'infermiera, una Mercedes classe A di un'impiegata delle Poste e una Audi A6 Station wagon di un macellaio di Pacentro. E sempre lungo questa strada e nelle parallele adiacenti che negli ultimi tre anni il piromane si è dato da fare, dando alle fiamme una trentina di auto.

Insieme ad altre 25 incendiate negli altri angoli della città. Per un episodio è stato denunciato un giovane che attualmente si trova in carcere per altri reati. E per un altro due ragazze una delle quali è stata colpita anch’essa dal piromane. Un risultato troppo alto per non far sollevare la preoccupazione dei residenti che sono tornati a chiedere maggiori garanzie più controlli da parte del Comune e delle forze dell’ordine.

Ed è stato proprio grazie a un operaio di un ingrosso di frutta e verdura che abita al terzo piano di un palazzo che si affaccia sul luogo dove erano parcheggiate le tre vetture, che è stato possibile limitare i danni. Si stava alzando e dopo essersi affacciato sul balcone ha notato il piromane che stava dando fuoco alle auto. Ha urlato con quanto fiato aveva in gola mettendolo in fuga. Richiamati dalle urla dell’uomo si sono svegliati anche gli altri inquilini dei palazzi vicini che si sono dati subito da fare per spegnere le fiamme che avvolgevano le autovetture.

Secchi alla mano sono riusciti a limitare i danni, evitando che le fiamme potessero distruggere completamente le tre automobili prese di mira dal piromane.

Poi sono arrivati i vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza la situazione. Sulla vicenda indagano polizia e carabinieri che proprio grazie ai particolari rivelati dal testimone oculare, sono riusciti a disegnare un identikit del piromane. Sono state effettuate anche alcune perquisizioni che hanno dato, però, esito negativo. Di sicuro la tecnica utilizzata questa volta per appiccare il fuoco alle auto è stata diversa dalle precedenti.

In quasi tutte le circostanze il piromane gettava il liquido infiammabile tra parabrezza e cofano del motore, cosa che non ha fatto questa volta consentendo di salvare le autovetture. Episodi e circostanze simili sono stati denunciati da oltre tre anni a questa parte.

Claudio Lattanzio

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