Tosap, aumento record Le imprese non ci stanno

3 Febbraio 2015

Ricostruzione post-sisma, lievitata la tassa per l’occupazione di suolo pubblico La commissione di Garanzia corre ai ripari e propone tariffe diversificate

L’AQUILA. Le imprese impegnate nella ricostruzione contestano la Tosap, la tassa per l’occupazione di suolo pubblico, che il Comune, con una delibera dello scorso agosto, ha aumentato del 600%. Una tariffa insostenibile, secondo l’Ance, che grava sui cantieri e che era stata decurtata nel 2012, per poi essere ripristinata nel 2014. La problematica è stata portata all’attenzione della commissione consiliare di Garanzia e controllo, presieduta da Raffaele Daniele, con la partecipazione del presidente dei costruttori Gianni Frattale, del vicepresidente e del direttore. Due le proposte emerse dalla discussione: la modifica del regolamento Tosap e l’inserimento nella scheda parametrica dei progetti di un’apposita voce riservata all’occupazione di suolo pubblico. «La tassa per l’occupazione di suolo pubblico riferita ai cantieri della ricostruzione», spiega il presidente Daniele, «era stata decurtata del 600% con una delibera del 2012, in piena campagna elettorale. Ad agosto 2014, però, l’aumento del 600% è stato ripristinato, addirittura con valore retroattivo a partire da gennaio 2014. E molte imprese si sono trovate in estrema difficoltà, avendo già chiuso i conti economici. Si tratta comunque di un balzello intollerabile», sottolinea il presidente della commissione, «visto che i lavori di ristrutturazione degli edifici hanno lunghe tempistiche e occupare il suolo pubblico con cantiere e impalcature può arrivare a costare, per le ditte, anche 200mila euro». La prima proposta per venire incontro alle esigenze dei costruttori è stata avanzata dal presidente della commissione Bilancio Giustino Masciocco, e prevede la modifica del regolamento comunale sulla Tosap, con l’introduzione di tariffe ad hoc, diversificate e riservate ai lavori post-sisma. La prima commissione se ne occuperà prossimamente. La seconda proposta, avallata dal presidente della commissione di Garanzia, riguarda le schede parametriche dei progetti di ristrutturazione e verrà formulata al direttore ad interim dell’ufficio speciale per la ricostruzione Carlo Pirozzolo: «L’idea», dice Daniele, «è di inserire nelle schede parametriche una voce o una parte riservata all’occupazione del suolo pubblico, in modo che le spese vengano coperte con i contributi pubblici destinati alla ricostruzione. Se non si interviene subito c’è il rischio che i costruttori possano trasferire le spese per la Tosap sulle spalle dei cittadini, tagliando ad esempio sui costi di lavorazione. Oppure che siano costretti a erodere il fondo etico costituito dalla stessa Ance, che avrebbe invece come finalità lo sviluppo di azioni a favore dei territori colpiti dal sisma».

Romana Scopano

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