Tragedia dell’ex pugile Gemini, s’indaga sul fucile a canne mozze

Qualcuno potrebbe aver aiutato il giovane a procurarsi l’arma utilizzata all’interno dell’auto
Oggi l’autopsia affidata al medico legale D’Ovidio. Accertamenti anche su telefonino e due biglietti
AVEZZANO. Si cerca di ricostruire le ultime ore di vita di Mattia Gemini, il 33enne meccanico ed ex pugile professionista trovato senza vita nella sua auto parcheggiata in un campo di via Romana, alla periferia della città. Le indagini mirano a chiarire come il giovane sia entrato in possesso dell’arma con la quale si è tolto la vita. Un fucile risultato rubato. La Procura ha deciso inoltre di affidare un incarico a un perito per fare ulteriore chiarezza sulla tragica fine dell’uomo. L’autopsia sarà eseguita dal medico legale Cristian D’Ovidio, al quale il procuratore Maurizio Maria Cerrato conferirà oggi l’incarico ufficiale. L’esame dovrebbe tenersi nel primo pomeriggio all’obitorio dell’Aquila. Solo successivamente la salma sarà messa a disposizione dei familiari per i funerali che potrebbero tenersi tra domani e giovedì. Sin dalle prime ore successive al ritrovamento del corpo, domenica mattina, gli inquirenti hanno avviato accertamenti per comprendere con esattezza le circostanze del gesto. Il fascicolo aperto dalla Procura ipotizza il reato di istigazione al suicidio, contro ignoti. Al momento dell’intervento dei carabinieri, accanto al corpo di Gemini è stato rinvenuto un fucile a canne mozze, risultato rubato tempo fa a un anziano residente in provincia di Firenze. Un elemento che ha aggiunto ulteriore complessità al caso, spingendo gli investigatori a indagare su come l’arma sia giunta nelle mani del giovane e se qualcuno possa averlo aiutato. Fondamentale sarà anche l’analisi dei due biglietti lasciati da Gemini, uno rinvenuto sul sedile dell’auto e un altro dietro a una fotografia. Biglietti nei quali si scusa con i propri cari. Il contenuto del messaggio è attualmente sotto esame per cercare di delineare meglio lo stato d’animo dell’ex pugile nei giorni precedenti alla tragedia. Sequestrato anche il telefonino. La comunità di Avezzano è rimasta profondamente colpita dalla scomparsa di Gemini, che era ben voluto per il suo carattere solare.
©RIPRODUZIONE RISERVATA