Treni, coro di no contro i tagli

Sulmona-L'Aquila, politici in campo per salvare le corse

SULMONA. Reazioni a catena e ferme condanne dal mondo politico alla decisione delle Ferrovie di cancellare 13 corse sulla linea Sulmona-L'Aquila e Avezzano-Roccasecca-Cassino. «Un altro duro colpo inferto al trasporto ferroviario abruzzese e alle aree interne» è il commento unanime di cittadini e rappresentanti politici.

«Con quale faccia si continua a colpire il trasporto ferroviario abruzzese?» interviene il senatore del Pd Luigi Lusi «dopo la diminuzione delle corse sulla Roma-Pescara, la cancellazione da parte del Governo del contributo di 168 milioni previsto dalla finanziaria 2008 a favore della tratta Avezzzano-Roma, non possiamo assistere a nuovi e indiscriminati tagli che penalizzano sempre e soltanto i pendolari, i lavoratori e gli studenti. Dal 26 settembre verranno cancellate ben sei corse sulla linea Sulmona- L'Aquila e sei sulla Avezzano-Sora.

Con la conseguenza di cancellare il collegamento Lazio-Abruzzo tramite la Valle Roveto e l'impossibilità che i collegamenti vengano sostituiti dalle corse degli autobus a causa della difficile viabilità del territorio».  La sospensione delle corse ferroviarie «per manutenzione straordinaria delle locomotive diesel che circolano sulle linee regionali» resterà in vigore fino all'11 dicembre.

Lusi annuncia intanto un' interrogazione parlamentare per chiedere «quali iniziative intendano attuare per garantire la mobilità dei cittadini delle aree interne abruzzesi, andare incontro alle difficoltà dei lavoratori e degli studenti pendolari» e «se tali soppressioni non risultino in contrasto con lo stanziamento di 100 milioni di euro a favore delle Ferrovie dello Stato» per le linee Sulmona-L'Aquila e Sulmona- Roma».

Disappunto e sconcerto per il provvedimento arriva anche dai consiglieri provinciali della Valle Peligna Fernando Caparso (Pdl), Andrea Gerosolimo (Udc), Amedeo Fusco (Pd) ed Enio Mastrangioli (Pd). «Metteremo in campo tutti gli strumenti a nostra disposizione» affermano «per sollecitare, attraverso la Provincia, un intervento politico, interessando l'assessore regionale ai Trasporti, Giandonato Morra, nella speranza che questa decisione possa essere rimeditata e rimodulata». «Almeno i treni dei pendolari, come quello delle 18,52 L'Aquila-Sulmona che hanno molti passeggeri» afferma Fusco «vanno salvati».

«I tagli sulle corse Sulmona-L'Aquila sono l'ennesimo attacco alle zone interne» rincara la dose il presidente della Comunità montana Sirentina, Luigi Fasciani «una decisione calata dall'alto che impoverisce i servizi in un territorio già messo a dura prova dal sisma, che non tiene assolutamente conto» aggiunge «delle difficoltà di anziani, studenti, famiglie e pendolari che vedono aumentare le difficoltà per la loro permanenza in una zona svantaggiata e montana». Fasciani annuncia un'azione di tutto il territorio perché «non possiamo accettare che siano sempre gli stessi luoghi già svantaggiati a pagare i prezzi più alti».

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