Tribunale e Ufficio Europa, ecco il patto fra i sindaci della provincia dell'Aquila

19 Giugno 2012

Di Pangrazio e Cialente guidano la riscossa dei 108 Comuni dell’Abruzzo interno: "Potenziamento di ospedali, turismo e creazione di una nuova discarica"

AVEZZANO. La difesa del tribunale di Avezzano e dell’ospedale di Sulmona. Un unico impianto provinciale per lo smaltimento dei rifiuti. La creazione di un Ufficio Europa per accedere ai finanziamenti. Investimenti sul turismo montano, sul centro smistamento merci e sui trasporti. E lavoro alle imprese provinciali per la ricostruzione dell’Aquila. Nasce con obiettivi ambiziosi il Patto delle aree interne. Una sorta di alleanza fra L’Aquila, Avezzano, Sulmona e Castel di Sangro, allargata però a tutti gli altri 104 sindaci del comprensorio, col chiaro intento di abbattere i resistenti muri del campanilismo. L’iniziativa è stata presentata in municipio ad Avezzano. Presenti i sindaci dell’Aquila, Massimo Cialente, di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, e di Castel di Sangro, Umberto Murolo. Per precedenti impegni istituzionali, non ha potuto partecipare Fabio Federico di Sulmona. Era invece presente il sindaco di Castellafiume, Aurelio Maurizi. C’erano inoltre il presidente del consiglio comunale di Avezzano, Domenico Di Berardino, il vice sindaco Ferdinando Boccia e gli assessori Eliseo Palmieri, Gabriele De Angelis, Patrizia Petricola e Patrizia De Michelis. «Da oggi parte una nuova idea di provincia» sottolinea Cialente. Per Di Pangrazio «c’è stato finora troppo campanilismo ed è ora di guardare oltre. Nasce un patto fra di noi. Chiamiamolo patto delle aree interne».

Ospedali. Molti i temi toccati nel corso dell’incontro. A cominciare da quello legato alla sanità. «A breve» ha affermato il sindaco Gianni Di Pangrazio «convocheremo il manager della Asl per esaminare le problematiche della sanità. Che sono tante». Cialente ha aggiunto: «Stiamo registrando uno sbandamento della sanità provinciale. Ma la prima emergenza da affrontare riguarda l’ospedale di Sulmona che non dispone di strutture e servizi adeguati».

Ufficio Europa. I sindaci vogliono realizzare una struttura provinciale in grado di calamitare i finanziamenti europei. «In Abruzzo, i fondi europei vengono sfruttati solo per il 20%» evidenzia il sindaco Di Pangrazio «per questo creeremo un Ufficio Europa, con appositi nuclei di progettazione».

Tribunale. Il «no» alla soppressione del tribunale di Avezzano arriva anche dall’Aquila. «Da parte del capoluogo di regione» chiarisce Cialente «non c’è alcuna volontà di inglobare la struttura giudiziaria di Avezzano. Non si può definire minore un tribunale che minore non è. Dal ministero vogliamo sapere quanto si risparmierebbe con un eventuale taglio ad Avezzano. A quel punto noi faremo una contropoposta».

Nuova discarica. L’emergenza rifiuti ha cominciato a farsi sentire anche nella provincia dell’Aquila. Nella Marsica il dibattito per l’apertura di un nuovo impianto prosegue da anni, non senza tensioni. Le stesse tensioni che si registrano altrove. «Con questo patto dei sindaci» anticipa Cialente «intendiamo creare un unico impianto per lo smaltimento dei rifiuti organici».

Turismo, interporto e trasporti. Altri tre punti cardine. I sindaci intendono puntare su un grande progetto infrastrutturale perché il turismo in provincia è indietro di 30 anni. C’è poi la volontà di aprire il centro smistamento merci della Marsica, completando l’ultimo lotto per l’attività gestionale. Cialente ha annunciato di voler chiedere una conferenza di servizi con le Regioni Abruzzo e Lazio, le Province dell’Aquila e di Roma, le Ferrovie e l’Arpa. Al centro dell’incontro il costante blocco che si crea sul raccordo di Roma, per chi arriva dall’autostrada.

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