Truffa con i fondi per le scuole Del Corvo e Specchio a giudizio

Nel mirino appalti per le ristrutturazioni degli istituti nella Marsica. Scagionati molti imprenditori L’avvocato del presidente dell’ente: «Amarezza per una decisione che poggia su accuse kafkiane»

L’AQUILA. La bufera giudiziaria che si era abbattuta sulla Provincia per presunte irregolarità negli appalti per restaurare scuole in Marsica e Valle Peligna a fronte di soluzioni alternative a costo zero mai valutate, si è trasformata in un autentico uragano. Il gup Ciro Riviezzo ha rinviato a giudizio il presidente dell’ente Antonio Del Corvo e il suo ex direttore generale Valter Angelo Specchio.

Insieme a loro sono finiti sotto processo gli imprenditori Domenico Cifani di Goriano Sicoli; Franco Rossano Palazzo di Foggia; i cagliaritani Stefano e Maurizio De Pascale, Giancostantino Pischedda e ancora Cesidio Serafini di Avezzano; Amedeo Figliolini di Avezzano, entrambi ingegneri, e Giuseppe Fantozzi di Celano.

Nel corso dell’udienza preliminare sono cadute le accuse per la ragioniera della Provincia Anna Maria Giancarli (nata nel 1959 in Belgio), e per tutti gli imprenditori accusati di false fatturazioni. Si tratta di Ronald Vanni di Nereto; Domenico Neri di Avezzano; Lucio Finucci di Celano; Renato Benedetto Rossi di Monteprandone; Filodeo Marco Aurelio di Celano; Vincenzo Picariello di Salerno; Michele Palumbo di Avezzano; Tonino Baliva di Celano; Amabile Pierleoni di Celano; Merlinda Morgani di Pescina; Brigida Perrella di Pollena Trocchia, residente ad Avezzano; Luigi Ciaccia di Celano; Roberto Manetta dell’Aquila; Patrizia Tarquini di Pescina; Antonio Pendenza di Avezzano; Alberto D’Orazio di Tagliacozzo. Del Corvo, celanese, 55 anni, è chiamato in causa per appalti del piano «Scuole sicure». Più in particolare gli si contesta di aver avallato la «somma urgenza» dei lavori «in modo da consentire affidamenti diretti laddove erano state prospettate dagli organi competenti soluzioni meno costose». A Del Corvo, (insieme a Specchio, che viene ritenuto l’ispiratore di queste manovre di dubbia legalità), è contestata l’acquisizione di un fabbricato ad Avezzano per ospitare due scuole, «Bellisario» e «Serpieri», con un ingiusto profitto per la società titolare, rappresentata da Serafini e Figliolini, ignorando altre proposte più convenienti.

C’è poi il capitolo riguardante specificamente Specchio. Al di là degli affidamenti degli appalti ci sono anche delle contestazioni di peculato per avere usato una macchina dell’ente a fini privati. Gli episodi contestati sono decine.

Sotto processo anche Giancostantino Pischedda procuratore speciale di una ditta che ha eseguito lavori ad Avezzano. In cambio di vantaggi economici concessi a Specchio l’imputato avrebbe sollecitato determinazioni di pagamento per dei lavori utilizzando somme destinate ad altre voci di bilancio. Specchio, in concorso con i De Pascale, gestori di una ditta, è accusato di turbativa d’asta per avere fatto aggiudicare alla ditta da loro rappresentata dei lavori al Liceo Pollione. L’ex dirigente provinciale, inoltre, è accusato di avere affidato all’imprenditore Palazzo la realizzazione, mai terminata, di un impiantodi telecontrollo dei lavori. Una tentata truffa è imputata a Fantozzi, titolare di un ristorante di Avezzano, per aver formato alcune fatture illegali a vantaggio di Specchio. Sulla vicenda si registra una presa di posizione di Antonio Milo, avvocato di Del Corvo che è accusato di truffa, falso e abuso d’ufficio. «Ci troviamo», si legge in una nota, «di fronte a un’accusa aspecifica, obliqua, a tratti kafkiana che speriamo in tempi rapidi venga affrontata e risolta positivamente dal tribunale. L’amarezza dell’ingiusto rinvio a giudizio nasce dal fatto che nessuna confutazione è stata fornita dagli inquirenti alle argomentazioni contenute nel parere reso dal professor Scoca il quale aveva concluso per la legittimità dei verbali di somma urgenza».

Ecco i difensori: Teresa Di Rocco, Vincenzo Colaiacovo, Enrico Orlandi, Tullio Buzzelli, Giulio Agnelli, Lando Sciuba, Adriano Di Battista, Vittoriano Frigioni, Sara Fiordigigli.

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