Truffa, i timori delle vittime: "Traversi e Cavalieri pericolosi"

Dalle intercettazioni spuntano i timori di politici e burocrati su Traversi e Cavaliere: "Gente di una pericolosità assoluta". Intanto comincia la sfilata degli indagati davanti al pm
L'AQUILA. Le intercettazioni sulla presunta truffa coi fondi del sociale svelano che alcuni tra i soggetti coinvolti erano preccupati dalle iniziative di Traversi e Cavaliere. Lo si evince da una conversazione tra il sindaco di Villa Sant'Angelo, Pierluigi Biondi e Antonio Morgante il segretario generale del Commissario per la ricostruzione. Si tratta, a scanso di equivoci, di due persone estranee ai fatti ma coinvolte nei procedimenti burocratici visti i loro ruoli.
Nel mirino delle loro conversazioni, ovviamente, i due principali indagati per la tentata truffa, Fabrizio Traversi (soprattutto) e Gianfranco Cavaliere entrambi ai domiciliari ma è pronto il ricorso al Riesame. Pierluigi Biondi parla della loro inattendibilità. «Il bello è» dice «che a me diceva "ne abbiamo parlato con Morgante, ne abbiamo parlato con Del Corvo, ne abbiamo parlato con questo"...» «Sì ma ti sto dicendo» aggiunge il suo interlocutore «che affermavano di avere parlato con Giovanardi ma quando siamo andati a parlare con il sottosegretario li ha sconfessati pienamente, quindi...». «Vabbè, sono dei...» asserisce il sindaco Biondi. «Ma guarda», lo interrompe Morgante, «gente di una pericolosità assoluta». L'altro annuisce.
I timori che i due mettano le mani sui soldi è forte. «Ne possiamo parlare tranquillamente» dice Morgante «da mercoledì perché io comunque entro fine settimana voglio avere una bozza da mandare a Giovanardi per evitare che qualcuno metta anche le mani su questi soldi che stanno lì e se ne vanno, perchè questo è il pericolo, e che poi, tra l'altro, hanno messo le mani sui soldi della Protezione civile, quindi figurati se non sono capaci di mettere le mani su questi altri».
In una altra telefonata si nota come Traversi non fosse molto benevolo con Biondi di cui, evidentemente, aveva percepito una certa ostilità. Parlando con il sindaco di San Demetrio Silvano Cappelli una espressione molto colorita: «Devo dare una mazzata in testa a Biondi perchè si è confermato l'emerita testa....». Sempre Traversi, che non risparmia certo espressioni di dubbio gusto, ostenta autorevolezza sui contributi e loro destinazione. «I soldi sono miei perchè sono del dipartimento di palazzo Chigi e non sono disposto a mettermi disposizione del primo che passa per caso».
Comunque, al di là delle intercettazioni che sono una montagna, comprese quelle ancora da sbobinare, l'inchiesta va avanti. Questa mattina, infatti, ci sarà l'interrogatorio chiesto dal sindaco vestino Silvano Cappelli accusato di falso. Sarà assistito dagli avvocati Ernesto Venta e Massimiliano Venta. «Attestava falsamente» si legge nel capo di imputazione, «partenariati istituzionali e professionali nel progetto "L'Aquila città territorio" al fine di perseguire la presunta tentata truffa insieme a Traversi, Cavaliere, e Nicola Ferrigni. Il 3 ottobre, invece, sarà ascoltato l'ex assessore provinciale Mimmo Srour il quale compare nel capo di imputazione ma, paradossalmente, non esiste nessuna contestazione a suo carico.
Quando i carabinieri del Noe hanno perquisito il municipio vestino hanno sequestrato della corrispondenza con Traversi oltre a 10 lettere circa altrettanti Comuni relative alla delega che autorizzano Cappelli a rappresentarli presso la presidenza del consiglio ai fini della presentazione del Progetto «L'Aquila, città territorio».
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