Un miliardo per i lavori

Fondi del Cipe per riparare case ed edifici pubblici.

L’AQUILA. Un miliardo di euro per la ricostruzione. Lo ha deciso il Cipe (Comitato interministeriale per la Programmazione economica) che ora trasferirà i fondi al presidente della Regione, Gianni Chiodi, in qualità di commissario per la ricostruzione. Si tratta di soldi certi e spendibili nel giro di poche settimane. I cantieri potranno essere aperti già tra dicembre e gennaio. Tali fondi saranno immediatamente disponibili. Dopo lo stanziamento di circa 4 miliardi deliberato dal Cipe nelle scorse settimane, le risorse stanziate ieri mattina serviranno per finanziare la ristrutturazione delle abitazioni classificate A, B e C, per complessivi 800 milioni di euro, e il primo programma stralcio, per oltre 200 milioni, individuato dal commissario Gianni Chiodi relativo agli edifici pubblici gravemente danneggiati che ospitano servizi di natura essenziale e ricadenti nell’ambito del cratere.

GLI INTERVENTI. È prevista la ristrutturazione del Palazzo di giustizia, della Questura, della Direzione regionale e provinciale dei vigili del fuoco, il comando regionale della Guardia di finanza, il Comando provinciale del Corpo forestale dello Stato, gli uffici della Regione, le sedi della Provincia e del Comune dell’Aquila, alcune caserme dell’Esercito e dei carabinieri. È stato previsto, inoltre, il recupero degli ex locali destinati ad Archivio di Stato per destinarli a sede della Corte d’appello.

L’ITER. Tecnicamente, come informa Angelo Borrelli, direttore dell’ufficio amministrativo e finanziario della Protezione civile, «il Cipe ha deliberato, ora la delibera verrà redatta, firmata e inviata alla Corte dei Conti per la registrazione. Subito dopo avverrà la variazione in bilancio con l’assegnazione delle risorse. I fondi: 300 milioni di euro per il 2009 e oltre 600 milioni per il 2010. I soldi verranno assegnati al commissario Chiodi, commissario per la ricostruzione, che li ripartirà tra L’Aquila e gli altri Comuni».

CHIODI ESULTA. «Il Cipe, con la chiusura positiva dell’istruttoria tecnica e poi con la definitiva approvazione», dichiara il presidente della Regione, «ci testimonia la validità e la serietà del lavoro svolto in settimane di impegnativi e complessi incontri effettuati con tutti i soggetti interessati alla colossale opera di ricostruzione delle zone colpite dal terremoto del 6 aprile scorso. In particolare, è stata indispensabile l’opera svolta dal Provveditorato interregionale alle opere pubbliche che con risorse di personale limitate ha svolto un lavoro encomiabile. Un ringraziamento al provveditore interregionale ingegner Giovanni Guglielmi, all’aggiunto ingegner Giancarlo Santariga, nonché a tutto il personale del Provveditorato. Accanto alle suddette opere, aggiungo il finanziamento già deliberato dal Cipe per quasi 40 milioni di euro riguardante gli edifici dell’Università dell’Aquila, e quello di 30 milioni per i primissimi interventi, già tutti chiusi, sulle scuole del cratere.

Contiamo presto di avere buone notizie anche per i 30 milioni richiesti per il recupero e la messa in sicurezza delle scuole fuori cratere, relativi per la quasi totalità alle scuole di Avezzano e Sulmona. Per tali ultimi interventi il Cipe ha già individuato le risorse necessarie e quindi, a breve, liquiderà l’importo richiesto. Di enorme rilevanza è poi l’individuazione delle risorse necessarie agli interventi sulle case private, consentendo così di tacere anche alcune voci incontrollate circa la presunta mancanza di fondi per le operazioni di recupero e ristrutturazione. Il nostro compito è ora quello di rimetterci silenziosamente e alacremente al lavoro per completare l’individuazione delle altre necessità riguardanti gli edifici pubblici che dovranno trovare il finanziamento del Cipe nei prossimi mesi». Ieri mattina anche il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, era nella sede del Cipe per verificare di persona la decisione sui fondi.

I CANTIERI. Lo stesso presidente della Regione informa che «tra dicembre e gennaio prossimi partiranno i cantieri e questo alimenterà ottimismo e speranza negli aquilani». «Adesso comincia la vera ricostruzione», aggiunge, «e tutto ciò fa presumere che nel 2010 l’Aquila diventerà il più grande cantiere d’Europa. Il tutto nella massina trasparenza. È incoraggiante vedere che i controlli contro la criminalità funzionano. Il Cipe adesso dovrà aprire un conto e da questo conto verranno presentate le richieste dei Comuni per indennizzi e contributi, con allegata tutta la documentazione necessaria. Sugli edifici pubblici, abbiamo redatto il primo stralcio (200 milioni) sulla base di due principi: che fossero immobili strategici e per i quali non fosse necessaria la delocalizzazione, in modo da intervenire sullo stesso sito, altrimenti avremmo dovuto attendere la pianificazione urbanistica e territoriale del Comune dell’Aquila. Verranno attuati interventi dal proveditorato regionale alle Opere pubbliche che hanno già offerto una eccellente prova nella vicenda delle scuole».

I CONTROLLI. Chiodi ha confermato che «per la ricostruzione il movimento di denaro sarà importante, è lecito immaginarsi l’interesse della criminalità organizzata: ma come è già stato visto i controlli sulle infiltrazioni mafiose funzionano. Questa attenzione alla criminalità organizzata passa attraverso la trasparenza».

IL COMUNE. Il servizio Emergenza e ricostruzione del Comune dell’Aquila ha reso noto che è depositato, negli stessi uffici, un quinto elenco di pratiche che, dopo le istruttorie condotte dai consorzi Reluis e Cineas, necessita di documentazione integrativa. L’elenco dei titolari delle pratiche che devono essere integrate è pubblicato, oltre che all’albo pretorio, sul sito internet www.comune.laquila.it. Sul sito è stato inserito anche il comunicato ufficiale. Gli interessati possono ritirare la richiesta di documentazione integrativa al medesimo servizio Emergenza e ricostruzione, situato nella scuola ispettori e soprintendenti della Guardia di finanza a Coppito, palazzina C2. Aperto al pubblico dal lunedì al giovedì. dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17.30, il venerdì dalle 9 alle 13.