Un'altra orsa con cuccioli avvistata nel Parco nazionale d'Abruzzo, l'appello: "Non avvicinatevi"

26 Luglio 2025

Il direttore del Pnalm, Luciano Sammarone: “Raccordo con i carabinieri forestali per tenere i plantigradi sotto controllo”

L’AQUILA. "L'orso fa l'orso e si sposta. Ci stiamo raccordando con i carabinieri forestali per tenere sotto controllo l'orsa e i cuccioli. Fino alla scorsa notte erano nell'Aquilano". Così il direttore del Parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise (Pnalm), Luciano Sammarone, commenta l'avvistamento di plantigradi in Molise, a pochi chilometri dal confine abruzzese. Interpellato dall'Ansa, Sammarone coglie l'occasione per raccomandare a popolazione e turisti di non inseguire gli orsi e non dare loro cibo. Il primo cittadino di Rionero Sannitico (Isernia), Arnaldo Rossi, che ha avvisato i carabinieri forestali, ha chiesto ai concittadini di prestare attenzione e di non avvicinarsi agli animali, segnalando comunque eventuali avvistamenti.

La zona, vicino a Castel di Sangro, è la stessa dove nel gennaio 2023 fu investito l'orso Juan Carrito, figlio di Amarena; la povera orsa, uno dei simboli del Parco nazionale d'Abruzzo, fu poi uccisa a fucilate il 31 agosto dello stesso anno a San Benedetto dei Marsi da Andrea Leombruni, 57enne del posto: la perizia balistica sul fucile confermò che l'uomo aveva sparato per ammazzare, non per errore o per spaventare l'animale. Il prossimo 26 settembre, in tribunale ad Avezzano, si deciderà se fissare o meno il giudizio per Leombruni, accusato di uccisione di animale e di aver agito con l'aggravante della crudeltà. Il giudice pre dibattimentale ha ammesso la costituzione di parte civile di 48 tra enti e associazioni.

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