Voleva rubare un altare di marmo: in cella

Nei guai un 50enne di Alfedena preso dai carabinieri dopo la fuga dal cimitero di Montenero

ALFEDENA. Stava tentando di portare via un antico altare di marmo dal cimitero di Montenero Val Cocchiara (Isernia), ma dopo un breve inseguimento tra i loculi è stato fermato e arrestato dai carabinieri.

Un 50enne di Alfedena, del quale i carabinieri non hanno fornito altri dati, è rinchiuso dalla notte di martedì scorso nel carcere molisano di Ponte San Leonardo con l’accusa di furto aggravato dopo essere stato beccato a rubare nel camposanto del paese.

L’uomo scoperto dai militari ha tentato una breve ma inutile fuga, cadendo alla fine nella trappola tesa dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Isernia, coadiuvati da quelli della compagnia di Castel di Sangro. A far scattare l’allarme un cittadino che ha notato in tarda serata dei movimenti sospetti nei pressi del cimitero. Insospettitosi, ha chiesto l’intervento dei carabinieri che sono intervenuti sul posto. Una pattuglia dei militari che era in servizio nella zona si è precipitata nel cimitero nel corso della perlustrazione all’interno del camposanto ha sorpreso il malvivente mentre stava tentando di portare via un antico altare di marmo. Il 50enne aveva con sè anche altri oggetti sacri. La refurtiva, per un valore di svariate migliaia di euro, è stata interamente recuperata, mentre l’uomo dopo le formalità di rito espletate nel comando provinciale dell’Arma è stato trasferito nella casa di reclusione con l’accusa di furto aggravato.

Sono in corso ulteriori indagini per accertare l’eventuale presenza di un complice e soprattutto per accertare se il 50enne sia coinvolto anche in altri furti avvenuti nel recente passato nel comprensorio isernino. Nel corso dell’operazione è stata anche rinvenuta un’autovettura, alcuni arnesi atti allo scasso e vari attrezzi utilizzati per commettere l’azione criminosa. Dall’inizio dell’anno sono quindici le persone arrestate o denunciate all’autorità giudiziaria dai carabinieri del Comando provinciale di Isernia per furto aggravato ed altri reati contro il patrimonio, che sono tra quelli ritenuti di maggior allarme per la popolazione locale. E’ invece di oltre trentamila euro il valore complessivo della refurtiva recuperata e restituita ai legittimi proprietari.

Massimiliano Lavillotti

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