Picchia la ex e il compagno di lei Non avrà lo sconto di pena

Atri, il giudice rigetta la richiesta del rito abbreviato condizionato a una nuova consulenza medica L’uomo andrà a processo a gennaio con il giudizio immediato e l’accusa di lesioni e stalking
ATRI. Niente rito abbreviato (quindi la riduzione di un terzo della pena in caso di condanna) per il quarantenne di Atri finito in carcere con l’accusa di aver violentemente aggredito e malmenato la sua ex compagna e il nuovo compagno di lei.
Così ha stabilito il gup Marco Procaccini che ha rigettato la richiesta presentata dalla difesa dell’uomo dopo il giudizio immediato chiesto ed ottenuto dalla Procura. L’indagato, tramite la sua difesa, aveva chiesto un rito abbreviato condizionato all’audizione di una delle parti lese (la donna) e ad una nuova consulenza medica. Il gup, nell’udienza preliminare di martedì ha respinto la richiesta, mandando l’uomo a processo. Prima udienza l’11 gennaio davanti al tribunale in composizione monocratica. L’indagine (Enrica Medori il pm titolare del fascicolo) era scattata dopo la violenta aggressione avvenuta ai primi di luglio, ma già in precedenza e subito dopo la fine del rapporto sentimentale l’uomo avrebbe in più occasioni perseguitato e minacciato la ex con degli sms in cui preannunciava imboscate e botte.
E stessa cosa avrebbe fatto anche al nuovo compagno. Fino ad arrivare all’episodio di questo estate. Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri e finita in Procura, il quarantenne avrebbe atteso la donna e il nuovo compagno sotto l’abitazione del padre di quest’ultimo, molto probabilmente dopo averli seguiti. Appena scesi dalla macchina l’uomo aveva colpito l’altro prendendolo a calci e pugni al volto. Una violentissima aggressione andata avanti per svariati minuti nonostante le urla della donna che aveva cercato in tutti i modi di fermare l’ex marito prima che l’uomo aggredisse anche lei prendendola a schiaffi. Successivamente alla doppia aggressione l’uomo era scappato facendo perdere le proprie tracce.
L’allarme era scattato immediatamente e in poco tempo sul posto erano arrivate le pattuglie dei carabinieri con i militari che si erano subito messi alla ricerca dell’uomo che dopo qualche ora era stato identificato e arrestato. I due aggrediti (entrambi assisti dall’avvocato Monica Passamonti) erano finiti in ospedale: lui con lesioni e traumi di vario tipo, lei con una costola che le ha perforato un polmone. L’indagato dal mese di luglio è nel carcere di Castrogno in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare firmata all’epoca dal gip Mauro Pacifico.
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