Padre Heinrich Pfeiffer è morto a 82 anni

LUTTO

È morto padre Heinrich Pfeiffer, il gesuita che studiò il Sacro Velo di Manoppello

Nel 1999 gli fu conferita la cittadinanzia onoraria. Il sindaco De Luca: "Molto legato al nostro paese, gli intitoleremo una strada"

MANOPPELLO. È morto ieri a Berlino, all'età di 82 anni, nella casa Peter Faber di Kladow, padre Heinrich Pfeiffer, gesuita, già ordinario di Storia dell’arte cristiana alla Pontificia Università Gregoriana, componente della Pontificia commissione per i beni culturali della chiesa e dal 1999 cittadino onorario di Manoppello.

Tra i più autorevoli conoscitori al mondo di arte cristiana, e in particolare della rappresentazione del Volto di Gesù, ha studiato la sacra Sindone di Torino e il Volto Santo di Manoppello, avviando importanti ricerche sin dagli Ottanta sulla reliquia conservata nel pescarese. Fu lui a guidare pioneristici studi sul Sacro Velo conservato dai frati Cappuccini Manoppello, a dimostrare che “Volto Santo è identico alla Veronica romana” e a favorire il pellegrinaggio di papa Benedetto XVI a Manoppello il 1° settembre del 2006.

“Ricordo padre Pfeiffer con grande commozione. Ci conoscemmo proprio a Manoppello, dove venne per la prima volta nel 1986", ricorda il sindaco Giorgio De Luca. "Si fece amare subito non solo per la sua immensa cultura, ma anche per le sue qualità umane. Nel 1999 gli conferimmo la cittadinanza onoraria di Manoppello, ne fu felicissimo perché era davvero entrato a far parte della nostra comunità. Tantissimi i suoi viaggi nella nostra città dove amava soggiornare anche per diverse settimane, l’ultimo solo qualche anno fa, prima di ammalarsi, quando venne a trovare suor Blandina Paschalis, la religiosa trappista che vive in eremitaggio a Manoppello con cui continuava a portare avanti studi sul Sacro Velo".

"Per ricordarlo" - conclude il sindaco - "mi piacerebbe intitolargli una strada, magari proprio sul Colle dei Cappuccini, dove presto saranno avviati i lavori di riqualificazione funzionale della Basilica del Volto Santo”.