CORONAVIRUS

Abruzzo, restano da vaccinare quasi 3mila insegnanti 

Ma restiamo fra le regioni virtuose: il 92 per cento è immunizzato

Il generale Francesco Figliuolo guarda già alla riaperture delle scuole in sicurezza e lancia un appello agli insegnanti che non si sono ancora vaccinati affinché lo facciano al più presto e prima del ritorno sui banchi. È questa la nuova priorità della struttura commissariale nell’ambito della campagna vaccinale contro il Covid19.

L’Abruzzo da questo punto di vista è tra le regioni più virtuose: sono meno di 3mila, pari all’8 per cento, gli insegnanti che non si sono ancora vaccinati. Figliuolo è al lavoro per sollecitare le Regioni a intercettare il personale scolastico che, per vari motivi, non ha ancora ricevuto la dose. In Italia mancano all’appello circa 215mila insegnanti. L’obiettivo del commissario straordinario all’emergenza sanitaria è coprire almeno tra i 180 e i 190mila insegnanti rimasti entro i primi di settembre.

Sono 8 o 9 le regioni in netto ritardo, chiamate da Figliuolo a premere il piede sull’acceleratore in questa direzione prima che suoni la campanella. Maglia nera a Liguria e Sicilia dove gli insegnanti che hanno fatto anche il richiamo non superano il 40 per cento, male anche Calabria, Sardegna, Umbria e le province autonome di Trento e Bolzano che non sfondano il 70 per cento. Dati deludenti, visto che gli insegnanti, dopo il personale sanitario, sono stati tra le categorie prioritarie nella prima fase della campagna vaccinale avviata lo scorso febbraio insieme alle forze dell’ordine. In testa nell’adesione del personale scolastico c’è il Veneto.
COSÌ IN ABRUZZO. "La nostra regione è tra le prime in Italia per la vaccinazione del personale scolastico", spiega Maurizio Brucchi, referente regionale per la campagna di immunizzazione contro il coronavirus. In Abruzzo gli insegnanti sono 35.773, di questi si sono vaccinati ben 32.948, pari al 92 per cento stando ai dati forniti dalla Regione, mentre devono ancora ricevere la dose 2.825 docenti, pari all’8%. Ma vediamo nel dettaglio il trend nelle singole Asl.

In testa con il 95 per cento degli insegnanti vaccinati c’è l’azienda sanitaria di Teramo: qui hanno ricevuto il siero 7.801 docenti su 8.212 per cui mancano ancora all’appello in 411. Segue la Asl Chieti-Lanciano-Vasto con il 92,5 per cento del personale scolastico immunizzato contro il Covid: i vaccinati sono 9.224 su 9.972, di conseguenza ne restano ancora 748. Stacca di pochissimo la Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila che con il 92 per cento ha sottoposto al vaccino 8.239 insegnati su 8.955 e ne deve vaccinare ancora 716. Infine, sono 950 gli insegnanti che mancano all’appello nell’azienda sanitaria di Pescara dove hanno ricevuto il siero in 7.684 su 8.634, pari all’89 per cento.

Ciò che ha creato maggiore diffidenza tra gli insegnanti è stata la comunicazione caotica sul vaccino AstraZeneca e l’obbligo, in un primo momento, della cosiddetta vaccinazione eterologa, ovvero il richiamo con Pfizer o Moderna per chi ha ricevuto la prima dose del siero anglo-svedese sotto i 60 anni, poi diventato facoltativo.
A CACCIA DEI NO VAX. "Complessivamente", aggiunge Brucchi, "ha ricevuto almeno una dose il 61 per cento degli abruzzesi. Un ottimo trend se si pensa che il dato nazionale è pari al 58 per cento. La nostra regione è tornata sul target (fissato a 12.905 dosi giornaliere, ndc) anche se rispetto a qualche settimana fa si registra una lieve flessione delle prenotazioni, forse dovuta alla vacanze estive. Per questo abbiamo deciso di andare a cercare chi non si è ancora vaccinato: abbiamo messo in campo dei camper sulla costa e nei luoghi di villeggiatura e stiamo tornando anche nei comuni dell’entroterra. Inoltre, chi non si è ancora vaccinato ora può farlo anche comodamente in farmacia".
I DATI DI IERI. Ieri sono state 11.638 le vaccinazioni in Abruzzo, così ripartite per provincia: Chieti 3.605, L’Aquila 2.201, Pescara 3.380 e Teramo 2.452.