Calci e pugni sulla riviera, 20enne ferito

31 Luglio 2025

L’aggressione vicino allo stabilimento Baia Papaya: coinvolti un avezzanese e un pescarese. Dopo l’arrivo in ospedale, il giovane si è accorto di non avere più il portafogli. Prese le telecamere

PESCARA. Calci e pugni e poi la corsa in ospedale. Ancora un’altra rissa lungo la riviera pescarese rompe il divertimento di una serata estiva. L’episodio è accaduto nella notte tra venerdì e sabato scorsi nella zona della riviera nord, all’altezza dello stabilimento Baia Papaya. Secondo le prime ricostruzioni fornite da alcuni testimoni presenti sul posto, i due giovani – uno residente a Pescara e l’altro originario di Avezzano – stavano camminando sul marciapiede quando sono stati improvvisamente avvicinati da un gruppo di coetanei. Senza apparente motivo, la situazione è degenerata rapidamente: insulti, provocazioni, poi l’aggressione fisica.

Il gruppo si sarebbe scagliato con violenza soprattutto contro il ragazzo di Avezzano, colpendolo ripetutamente con calci e pugni. A lanciare l’allarme sono stati alcuni passanti, che hanno immediatamente contattato i soccorsi. Sul posto è intervenuta in breve tempo un’ambulanza del 118, seguita da una pattuglia della squadra volante della polizia, coordinata dal dirigente Pierpaolo Varrasso. All’arrivo delle forze dell’ordine, però, gli aggressori si erano già dileguati, facendo perdere le proprie tracce tra la folla.

Per l’avezzanese è stato necessario il trasporto in Pronto soccorso e dopo gli accertamenti e le prime cure è stato dimesso. Le indagini sono attualmente in corso per chiarire l’esatta dinamica dei fatti e individuare i responsabili dell’aggressione. Dai primi accertamenti sembrerebbe che i due ragazzi conoscessero almeno alcuni membri del gruppo aggressore e che la rissa sia scoppiata per motivi ancora da chiarire, forse legati a vecchie incomprensioni o banali provocazioni.

Un ulteriore dettaglio emerso dopo l’arrivo in ospedale complica ulteriormente la vicenda: il ragazzo di Avezzano si è accorto di non avere più con sé il portafogli. Non è chiaro se l’oggetto sia stato perso nel corso della colluttazione, sottratto intenzionalmente, o smarrito in un momento precedente.

In ogni caso, il giovane ha deciso di sporgere denuncia contro ignoti. Le indagini proseguono con l’analisi delle telecamere di videosorveglianza della zona e la raccolta delle testimonianze per cercare di identificare gli autori dell’aggressione. E l’estate pescarese registra così un altro episodio di cieca violenza urbana che riaccende l’allarme sulla sicurezza notturna nei luoghi di aggregazione giovanile.

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