PESCARA

Addio allo storico albergatore che fondò l’hotel Regent

Muore a 88 anni Antonio Rubaudo. La struttura di famiglia fondata negli anni '70 è adesso gstita dalla figlia Cecilia

PESCARA. Lutto nel mondo dell’imprenditoria abruzzese e non solo. All’età di 88 anni è morto Antonio Rubaudo, storico titolare dell'Hotel Regent di Pescara, da lui fondato nel 1974 e attualmente gestito dalla figlia Cecilia, vice presidente di Federalberghi Pescara.

Originario di Imperia, da tanti anni ormai viveva con la moglie Vittoria in Puglia, a Maglie. E proprio in Puglia, nel Dopoguerra da adolescente, iniziò la sua attività imprenditoriale, coadiuvando il padre nella gestione delle attività olearie dei Costa in Puglia. Divenne dottore commercialista a 22 anni e iniziò subito la costruzione dell’Hotel Robinia a Imperia, completato nel 1958. Albergo che seguì per molti anni parallelamente alle attività che continuava a seguire in Puglia e che gli diedero le basi economiche per sviluppare svariate iniziative turistiche, sempre ad Imperia. In quegli anni ricoprì la carica di presidente dell’associazione Albergatori della provincia di Imperia e di membro del consiglio di amministrazione della Azienda turismo di Imperia, quale esperto nominato dal Prefetto. Nel dopoguerra esercitò anche attività di rappresentanza di vettore marittimo, autorizzato a vendere i biglietti per gli emigranti che si recavano in America. Da questa esperienza nacque successivamente la Ellade Viaggi, sempre insieme al padre, che per molti anni rappresentò in Italia le compagnie di navigazione che svilupparono collegamenti dal porto di Otranto per la Grecia. Fu tra i primissimi imprenditori italiani a sbarcare in Albania nei primi anni ’90 intravedendo la possibilità di sviluppare nuove iniziative. Negli anni ’70, l’arrivo a Pescara dove insieme al padre acquisì la proprietà dell’allora Excelsior Hotel Beach, trasformandolo nell’Hotel Regent. Negli anni ’80 costruì alberghi e case vacanza in Salento.

«La cosa più importante che mio padre ha trasmesso a me e mio fratello Nicola con il suo esempio», sottolinea la figlia Cecilia, «è credere nelle idee e metterle in pratica. L'imprenditore è questo. A noi figli ha inculcato il forte senso del dovere. E poi era legatissimo alla famiglia. A Pescara continuava a venire. Era stato qui una settimana fa per incontrare insieme a me un consulente. Un gentiluomo, capace di esprimersi sempre e fino all’ultimo con scoppiettante ironia».
Profondo cordoglio alla famiglia e alla figlia Cecilia esprimono Confcommercio e Federalberghi Pescara. «Se ne va», sottolineano i rispettivi presidenti, Riccardo Padovano e Daniela Renisi, «un imprenditore gentiluomo che ha saputo scommettere su Pescara Sud valorizzando turisticamente il tratto di lungomare su cui insiste l’Hotel Regent. Da sempre vicino a Confcommercio e Federalberghi ha partecipato attivamente alla vita associativa spendendosi con idee e proposte per lo sviluppo del turismo cittadino».