Aggredisce il prete in chiesa, arrestato

Attimi di tensione al Sacro Cuore: un romeno ha spintonato e minacciato il vice parroco che si era rifiutato di dargli soldi
PESCARA. A volte da solo, a volte insieme ad altri connazionali entrava nella chiesa del Sacro Cuore e chiedeva con insistenza soldi. Lunedì pomeriggio non si è limitato a questo. Ha raggiunto il vice parroco e lo ha spintonato con violenza, poi, al suo rifiuto di dargli il denaro, l’ha minacciato. Fortunatamente, il sacerdote è riuscito a chiamare la polizia. All’arrivo delle volanti, l’aggressore non c’era più. Di lì a pochi minuti, è stato rintracciato nelle vicinanze e arrestato. A finire in manette, un romeno di 30 anni, Andrei Prica, già noto alle forze dell’ordine. L’uomo, sino a due giorni fa, era solito trascorrere le sue giornate con altri romeni, tutti senza fissa dimora, tra la stazione e piazza Salotto, comunque nella zona del centro, chiedendo l’elemosina davanti alle parrocchie e ai supermercati. Da un po’ di tempo, anche due, tre volte a settimana aveva preso l’abitudine di entrare nella chiesa del Sacro Cuore e pretendere soldi, senza comunque essere mai violento. L’altra sera, invece, è piombato in chiesa, si è avvicinato al vice parroco e ha iniziato a spintonarlo per avere il denaro. Al rifiuto del sacerdote, ha iniziato a inveire e a minacciare il prete che, a quel punto, gli ha detto che avrebbe chiamato la polizia. Cosa che poi ha fatto. Quindi, il romeno si è allontanato a piedi, facendo perdere le tracce. Sul posto si sono precipitate le pattuglie della squadra volante dirette dal vice questore aggiunto Pierpaolo Varrasso, che hanno avviato le ricerche dell’aggressore.
Delle indagini si è occupata la squadra mobile, diretta da Gianluca Di Frischia. Grazie alle indicazioni di alcuni passanti, Prica, difeso dall’avvocato Tullio Zampacorta, è stato rintracciato in via Trento e portato in questura. Deve rispondere di tentata estorsione aggravata. Ora è rinchiuso nel carcere di San Donato, in attesa dell'udienza di convalida.
Per contrastare furti e rapine, ma anche contro le persone moleste e i parcheggiatori abusivi, da settimane il questore Luigi Liguori ha rafforzato i controlli in città. Nella stessa giornata di martedì scorso, i poliziotti della Volante hanno individuato in via Tiburtina un 25enne straniero, destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica della Corte di Appello dell’Aquila. Deve espiare una condanna a 5 anni di reclusione per furti e rapine commessi tra il 2019 e il 2020.

