Antenne, Rai Way contro il Comune

Impugnata davanti al Tar l'ordinanza che impone di ridurre le potenze

PESCARA. E' scontro a colpi di carte bollate, tra Comune e Rai Way, sulle antenne di San Silvestro colle. L'emittente pubblica ha presentato un ricorso al Tar con la richiesta di sospensiva e di annullamento dell'ordinanza, firmata dal sindaco Luigi Albore Mascia il 23 febbraio scorso, che obbliga alcune società a ridurre la potenza degli impianti per rientrare nei limiti di legge sulle emissioni elettromagnetiche.

Rai Way contesta anche l'Arta che ha effettuato le misurazioni a San Silvestro, da cui sono risultati diversi impianti al di sopra del limite di sicurezza, fissato dalla legge in 6 volts per metro.  Così, l'avvocato Francesco De Domenico, nominato come legale dell'emittente pubblica, ha presentato ricorso dinanzi al Tar per impugnare il provvedimento comunale, definito «illegittimo». Sono ben sette le contestazioni della parte ricorrente.

Nel documento presentato al Tar si parla di «eccesso di potere, carenza di istruttoria, contraddittorietà e illogicità manifesta, falsità dei presupposti, violazione del principio generale di non discriminazione», da parte di Comune e Arta. Si ipotizzano violazioni di leggi nazionali, regionali e persino di alcuni articoli della Costituzione. Da qui la richiesta al tribunale amministrativo di «accogliere l'istanza cautelare, presentata unitamente al ricorso e di sospendere l'efficacia del provvedimento impugnato».

Successivamente «nel merito, di accogliere il ricorso annullando l'atto sindacale». L'amministrazione comunale è pronta a dare battaglia. Nei giorni scorsi, la giunta ha approvato una delibera con cui dà mandato al legale Paola Di Marco, dirigente dell'avvocatura dell'ente, di resistere in giudizio al ricorso promosso da Rai Way, in quanto «appare privo di fondamento».  Insomma, la battaglia sulle antenne tra enti pubblici ed emittenti sembra destinata a non finire mai.

Sono circa quindici anni che, puntualmente, le ordinanze del Comune per imporre alle emittenti di abbassare le potenze degli impianti vengono contestate davanti al Tar. I giudici rigettano le contestazioni, ma dopo un po' di tempo i limiti di emissione elettromagnetica vengono di nuovo superati.  Alcuni mesi fa, il sindaco ha inviato una lettera al ministero delle Attività produttive per chiedere di accelerare il passaggio dell'Abruzzo al digitale terrestre, previsto per l'anno prossimo, per consentire alle emittenti di spegnere gli impianti.

Nel marzo scorso, il consiglio comunale ha anche approvato un ordine del giorno con la stessa proposta. «Ma dal governo non sono arrivate ancora risposte», ha detto il consigliere del Pd Antonio Blasioli. La situazione delle antenne a San Silvestro, dopo quindici anni di manifestazioni e scioperi della fame da parte dei residenti, rimane immutata. Due anni fa c'era stata una valanga di ricorsi, in seguito rigettati dal Tar, presentati da 43 emittenti contro l'ordinanza della Regione che obbligava radio e tv a delocalizzare gli impianti. Ora, si attende ancora che il Consiglio di Stato si pronunci nel merito.

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