Area di risulta tra siringhe, fango e molestie

Residente denuncia: pago 35 euro al mese per parcheggiare in mezzo agli ubriachi

PESCARA. «Vorrei tanto sapere se nei 35 euro al mese che pago per parcheggiare nell'area di risulta sono comprese anche un interminabile numero di molestie che noi cittadini siamo costretti a subire da uomini ubriachi già dal mattino che bivaccano tutto il giorno in zona, lasciando cartacce, bottiglie e pattume di ogni tipo ovunque».

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A lamentarsi per le condizioni in cui versa l'area di risulta, dove di recente il Comune ha anche aumentato le tariffe (che per gli abbonati sono passate da 30 a 35 euro al mese), è una donna che vive in via Mazzini. La signora, mamma di tre bambini, dice di non farcela più a utilizzare un parcheggio a pagamento senza asfalto, polveroso d'estate e fangoso d'inverno. E a passare tutti i giorni da una zona piena di persone ubriache che fanno i loro bisogni per strada.

La donna, nel corso dei mesi, ha vissuto diversi episodi spiacevoli. L'ultimo è di ieri mattina. Intorno alle 8.45, mentre la signora passava con i suoi due bambini di otto e sette anni, un uomo ha fatto pipì davanti a tutti, sotto gli occhi attoniti dei due ragazzini. Per la signora è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

«Non ce la faccio più», dice furibonda, «Ogni mattina, nella zona di fronte casa si ripete sempre la stesa scena: gli studenti delle scuole superiori, ma non solo, salgono e scendono dai pulman mentre intorno a loro uomini ubriachi mangiano, bevono birra e fanno i loro bisogni in pieno giorno sotto gli occhi di tutti».

«L'estate scorsa, il mio figlio più grande è stato aggredito alle sette di sera, mentre c'era ancora luce, da un uomo ubriaco. Tutto per aver cercato di difendere la sua ragazza che lo aveva accompagnato a buttare l'immondizia dalle molestie dell'uomo».

Ma lo sfogo della signora non si ferma al parco. «Vogliamo poi parlare delle siringhe che bisogna stare attenti a non calpestare scendendo dalla macchina? O del fango incredibile che si forma dopo il maltempo? Basta un po' di pioggia per far diventare quest'area un enorme e disgustoso lago artificiale», dice.

In effetti, basta fare un giro nell'area di risulta per trovare conferme al racconto della donna. L'area di pargheggio è stata asfaltata, ma solo parzialmente: chi paga l'abbonamento deve posteggiare nella zona brecciata, in cui d'estate si alza un polverone e d'inverno, con la pioggia e il maltempo, il fango rende inaccessibili le auto, tanto da costringere chi parcheggia a utilizzare delle tavole di legno per uscire e rientrare dalla propria macchina. Fango ed escrementi, uniti a sirighe e preservativi, accolgono chi arriva e salutano chi parte.

«Proprio qualche giorno fa ho letto che, secondo l'assessore alla Mobilità Berardino Fiorilli, i cittadini sarebbero contenti dell'area di parcheggio appena inaugurata. Io, personalmente, da cittadina pescarese che paga le tasse regolarmente da anni, posso dire di non essere per niente contenta». La signora lancia anche una sfida: «L'assessore», dice, «dovrebbe venire a vedere in che stato di abbandono e sporcizia versa l'area di risulta riservata a noi abbonati. Evidentemente per l'amministrazione noi, confinati nell'area brecciata, siamo cittadini di secondo livello».

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