Barche prigioniere nel porto turistico

27 Marzo 2011

Insabbiato il canale d'ingresso, scatta il divieto di entrare e uscire


PESCARA. È insabbiato il porto turistico Marina di Pescara: non si può più entrare e uscire. Tutte le barche con un pescaggio superiore a un metro e mezzo sono prigioniere. Scatta il divieto di navigare con le barche a vela fino a duecento metri dall'imbocco: già cancellate due regate.

L'annuncio della paralisi del Marina di Pescara arriva con un'e-mail del 24 marzo scorso inviata ai novecento possessori dei posti barca: «Visto lo stato di insabbiamento del canale di accesso e uscita si sconsiglia il transito con imbarcazioni dal pescaggio superiore a un metro e mezzo. Il Marina di Pescara declina ogni responsabilità per comportamenti difformi da tale prescrizione».

Dal 2007 il dragaggio del porto turistico non viene eseguito. Nel frattempo, senza i lavori, il debito accumulato dal Marina di Pescara fino al 2009 (meno 1.824.407 euro) è stato azzerato e, quest'anno, il bilancio è tornato in attivo. Con il dragaggio atteso da quattro anni, il 25 marzo scorso, in un documento inviato a ministero delle Infrastrutture e capitaneria di porto, il responsabile amministrativo del Marina di Pescara Nicola Francescucci informa che «a seguito delle recenti mareggiate abbattutesi sul litorale pescarese che hanno causato il restringimento del canale di accesso e l'abbassamento dei fondali si sono notevolmente accentuate le difficoltà di accesso e uscita dal porto turistico».

Di fronte al pericolo delle imbarcazioni incagliate, il porto turistico chiede alla capitaneria di porto di «valutare la possibilità di un'ordinanza per disciplinare» ingresso e uscita.

Si alza l'allerta per evitare incidenti: «Tutte le operazioni di entrata e uscita, con particolare riferimento a condizioni meteo avverse, dovranno essere preventivamente autorizzate dalla torre di controllo», prescrive il Marina di Pescara ai proprietari delle barche. Un altro limite scatta per le barche a vela: «È fatto assolutamente divieto a tutte le unità da diporto di navigare nell'ambito portuale e a meno di duecento metri dall'imboccatura del porto turistico con la propulsione velica». La conseguenza è immediata: stop alle regate già fissate.

Il circolo velico La Scuffia ha rinviato «a data da destinarsi» il campionato Double handed in programma oggi. «La situazione all'ingresso del porto turistico ha determinato lo scorso 20 marzo anche la cancellazione del campionato primaverile d'Abruzzo. Si configura», è la paura dei diportisti, «la cancellazione di tutte le attività in programma fino al ripristino delle condizioni di sicurezza. Un danno per lo sport e per l'indotto della nautica a Pescara, una débâcle per l'immagine della nautica in Abruzzo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA