Cancellate vecchie multe e tasse Una croce sopra a 17 milioni

L’amministrazione elimina dalle entrate i crediti cronici, soldi che non sarebbero mai rientrati Ci sono anche rette non saldate degli asili, affitti delle case popolari e rimanenze di appalti

PESCARA. Il Comune rinuncia ad incassare vecchie multe e tasse di difficile esigibilità. Una buona notizia per i contribuenti e gli automobilisti che non hanno pagato in passato e che ora non saranno più perseguibili. A due giorni dall’avvio delle procedure per dichiare il predissesto finanziario dell’ente, l’amministrazione del sindaco Marco Alessandrini si è messa, quindi, già al lavoro per risanare il disastro nei conti lasciato in eredità dal centrodestra.

La prima misura adottata, con delibera approvata dalla giunta, è quella della revisione straordinaria dei cosiddetti residui attivi e passivi, cioè in pratica le entrate accertate non ancora riscosse e le spese già impegnate non pagate. Per quanto riguarda i vecchi crediti, si è deciso di eliminare importi complessivi per ben 17.203.082 euro, su un totale di 137.073.283 euro. Mentre, per i debiti, spariscono 5.488.866 euro, su 75.995.241 euro. Un mare di denaro che figura solo sulla carta, cioè nei bilanci, perché è diventato difficile, se non impossibile con il passare degli anni, procedere alla riscossione dei crediti e al pagamento dei debiti. E la cancellazione di queste vecchie partite contabili è un’operazione obbligatoria, in quanto richiesta, prima, dal collegio dei revisori dei conti e, poi, dalla Corte dei conti nelle loro recenti relazioni ai bilanci.

Via le vecchie multe. L’elenco dei crediti da cancellare è davvero lungo. La lista redatta dall’amministrazione comunale indica i vari centri di spesa, le disponibilità, cioè i crediti vantati sulla carta, gli importi da mantenere e quelli da eliminare. Le voci che saltano subito agli occhi sono quelle della polizia urbana e dei tributi.

Per quanto riguarda la polizia urbana, figurano crediti complessivi per 9.700.626 euro, di cui 5.379.743 euro da mantenere e 4.320.883 euro da eliminare. Sono le vecchie multe che la polizia municipale non è riuscita ad incassare, ad esempio, per trasferimento all’estero dei proprietari dei veicoli, oppure per il loro decesso. Tempo fa, i vigili urbani avevano proceduto a una ricognizione delle vecchie multe non pagate negli anni dal 2000 al 2004. In base a questa indagine, sono risultati 22.759 automobilisti iscritti a ruolo, per un importo non versato di 6.367.669; 1.527 cittadini deceduti, per un importo non versato di 402.557 euro; 1.466 multe pagate parzialmente, per 207.555 euro. Per quel periodo, l’amministrazione comunale aveva avviato anche una mini sanatoria, che avrebbe prodotto però scarsi risultati.

Cancellate anche le tasse. Alla voce tributi troviamo, addirittura, 55.756.865 euro di residui attivi, cioè entrate accertate e non riscosse. Di questa cifra, l’amministrazione comunale ha deciso di mantenere in bilancio come crediti 48.654.866 euro e di eliminare 7.110.999 euro. Sono tributi che il Comune non è riuscito ad incassare. Il motivo? Difficile dirlo. Sicuramente, le procedure di recupero dei crediti non hanno prodotto i risultati sperati.

Rette degli asili e affitti. Nell’elenco dei residui attivi da cancellare ci sono, inoltre, le rette degli asili nido e gli affitti delle case popolari. I crediti da cancellare sono indicati alle voci sistema educativo integrare e politiche della casa: nella prima , si chiede di eliminare 178.092 euro residui, tra vecchie rette e canoni per la refezione scolastica, su un totale di 263.642 euro; nella seconda, è prevista l’eliminazione di 327.398 euro, su un totale di 2.603.367 euro di crediti complessivi. Tra le voci è inserito persino il verde, con soli 4,49 euro di crediti da eliminare.

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