Case popolari, 657 in graduatoria

15 Dicembre 2014

Nuovo elenco degli aventi diritto, oltre mille le richieste in tre anni

PESCARA. Il Comune ha pubblicato sul suo sito www.comune.pescara.it il nuovo elenco degli aventi diritto agli alloggi popolari. Si tratta di un bando integrativo rispetto a quello espletato nel 2011, la cui graduatoria definitiva è in vigore dall’11 luglio 2012.

Le domande presentate sono state 442 e vanno ad aggiungersi a quelle già ammesse negli anni scorsi. Così, secondo i dati forniti dall’assessore alle politiche della casa Adelchi Sulpizio, la graduatoria definitiva è composta da 657 domande ammesse, di cui 317 quelle presentate nel 2011, mentre sono 102 le domande escluse.

«Tale graduatoria», ha spiegato l’assessore, «è stata redatta dalla commissione Erp della provincia di Pescara, presieduta dal giudice Giansaverio Cappa».

Tutti i concorrenti che hanno partecipato a questo bando integrativo, emanato nel gennaio 2013, avranno la possibilità di formulare ricorso contestando il punteggio o l'esclusione, entro 30 giorni a partire dalla pubblicazione della graduatoria avvenuta il 5 dicembre scorso.

La Commissione Erp, dopo aver esaminato i ricorsi, procederà alla formulazione della graduatoria definitiva.

«Nel 2011 erano pervenute 593 domande», ha precisato Sulpizio, «alle quali, a distanza di un biennio, si sono aggiunte ulteriori 442 richieste, rappresentando quindi un sensibile aumento dell'emergenza abitativa».

«La crescente richiesta», ha proseguito, «è la dimostrazione del grave disagio abitativo in cui versa la cittadinanza, che chiede risposte ad una domanda di circa 1.000 alloggi. Alloggi che, in realtà, non sono disponibili. Visto che, da un lato, ogni anno sono poche le abitazioni che vengono riconsegnate per la successiva assegnazione e, dall'altro, che le risorse pubbliche non consentono di poter realizzare nuove costruzioni di edilizia residenziali pubblica».

Per poter partecipare al bando era richiesta, innanzitutto la cittadinanza italiana o di un altro Stato europeo. Potevano essere ammessi anche gli extracomunitari, purché muniti di permesso o di carta di soggiorno, iscritti nelle liste di collocamento o esercitanti una regolare attività di lavoro subordinato o di lavoro autonomo.

Poi, era richiesta la residenza anagrafica nel Comune di Pescara. Inoltre, i partecipanti non dovevano avere immobili in proprietà, usufrutto, uso ed abitazione nell’ambito del Comune di Pescara, o essere titolari di questi diritti su uno o più alloggi ubicati in qualsiasi località, il cui valore complessivo sia almeno pari al valore locativo di un alloggio adeguato. Gli aspiranti assegnatari non dovevano avere avuto precedenti assegnazioni in alloggi realizzati con contributi pubblici.

Un altro motivo di esclusione era il reddito che non deve essere superiore a 15.853,63 euro. In caso di nuclei familiari superiori a due componenti, il reddito complessivo annuo doveva essere ridotto di 516,46 euro per ogni altro componente oltre i due, sino ad un massimo di 3.098,76 euro. Questa misura non si applica, però, ai figli a carico.

©RIPRODUZIONE RISERVATA