Centri anziani, spunta la "tassa"bis

2 Novembre 2011

Cerolini (foto): "Chiederò un contributo simbolico ai pensionati". I sindacati si arrabbiano e contestano l'assessore, Cocco (Cisl): "Proposta irricevibile anche solo per questione di principio, etico e sociale"

PESCARA. Cerolini non rinuncia alla «tassa» per 2.500 anziani che frequentano i circoli. Dopo le proteste dei sindacati e l'atto varato dal consiglio che invita la giunta ad azzerare il progetto, l'assessore è tornato a parlare di «contributo simbolico» a carico dei pensionati. Le sue parole hanno scatenato di nuovo le contestazioni di Cgil, Cisl e Uil e delle organizzazioni di categoria che si erano sopite in seguito all'approvazione, in consiglio, dell'ordine del giorno e dopo un incontro, avvenuto la scorsa settimana, tra sindacati e Guido Cerolini.

Invece, ieri l'assessore è tornato alla carica spiazzando i sindacati, che erano usciti da quell'incontro convinti di aver bloccato definitivamente il progetto. Cerolini aveva parlato inizialmente di una quota di iscrizione pari a 25 euro all'anno a carico di ogni anziano. «Nessuna tassa a carico degli anziani che frequentano i centri sociali comunali», ha detto ieri, «ma piuttosto l'eventuale individuazione di un contributo simbolico, che fisseremo in accordo con i sindacati e che ci permetterà di effettuare il censimento del numero di anziani dei circoli, come previsto nel Piano sociale regionale».

«E' quanto deciso», ha continuato l'assessore, «nel corso del vertice con tutte le sigle e organizzazioni sindacali del territorio, con le quali abbiamo anche istituito un tavolo tecnico permanente per implementare, di anno in anno, le attività svolte nei centri sociali comunali». I sindacati, appena sono venuti a conoscenza delle reali intenzioni dell'assessore, sono andati su tutte le furie. Cgil, Cisl, Uil e le sigle dei pensionati hanno dato immediatamente incarico ieri al segretario provinciale di Fnp Cisl Romano Cocco di stilare una durissima nota a nome di tutti i segretari provinciali.

«Le dichiarazioni di Cerolini», è scritto nel documento, «su un ipotetivo contributo simbolico concordato con i sindacati, sono frutto di fantasia. Nell'incontro, abbiamo convenuto sulla necessità che l'amministrazione predisponga e presenti un progetto di rilancio complessivo dei centri sociali con un aumento delle risorse per le attività sociali». «Per quanto riguarda il contributo simbolico», si legge ancora, «Cgil, Cisl e Uil e i sindacati pensionati ribadiscono la netta contrarietà e ritengono la proposta irricevibile anche per una questione di principio, etico e sociale». «Non è accettabile», ha aggiunto Cocco, «che i cittadini vengano sempre tartassati, mentre i politici difendono i loro privilegi».

Insomma, i sindacati si preparano a riprendere la battaglia per bloccare definitivamente l'introduzione della quota di iscrizione per i centri sociali. Cgil, Cisl e Uil approfitteranno, probabilmente, dell'incontro sul bilancio, fissato per martedì prossimo con il sindaco Luigi Albore Mascia, per riaprire la vertenza che consideravano chiusa. «Cerolini sta facendo il gioco delle tre carte», ha affermato il segretario di Fnp Cisl, «siamo stati chiari all'incontro con l'assessore la scorsa settimana. Abbiamo detto che non avremmo mai accettato l'applicazione di quota di iscrizione ai centri sociali, da sempre gratuiti e lui è sembrato d'accordo. Ora, scopriamo che ha cambiato idea». Cerolini continua a giustificare questa sua proposta, ribadendo la «necessità di individuare una metodologia quasi scientifica per poter censire con esattezza quanti sono i reali utenti dei centri». Censimento che l'assessore vorrebbe fare a spese degli anziani, facendogli pagare l'iscrizione.

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