la richiesta di sorgentone

Chiusa la ditta di Filò «Ora si cambi il progetto»

MONTESILVANO. Se dagli uffici dell’Apts, ad Eindhoven, l’altroieri il telefono squillava pur senza risposta, ieri invece risultava del tutto staccato. Dalla sede milanese della Balfour Beatty, l’azien...

MONTESILVANO. Se dagli uffici dell’Apts, ad Eindhoven, l’altroieri il telefono squillava pur senza risposta, ieri invece risultava del tutto staccato. Dalla sede milanese della Balfour Beatty, l’azienda che, per conto della Gtm, sta realizzando i lavori per la filovia, hanno risposto, ma dicendo di non avere nessuna dichiarazione da rilasciare. Il tutto, mentre neanche dalla Regione – ieri il presidente Luciano D’Alfonso era a Bruxelles – sono arrivate notizie sul futuro di Phileas, il filobus che avrebbe dovuto solcare la Strada parco, dopo la chiusura dell’Apts, l’azienda compartecipata che produce il mezzo pubblico. Ora, se la notizia fosse confermata, si dovrà decidere sul tipo di trasporto che chi si intenderà utilizzare, qualora Phileas, meglio noto come Filò, fosse indisponibile. È possibile, come hanno sottolineato alcune associazioni ambientaliste, che il contratto possa essere risolto, e dunque che si possa avere mano libera sulla futura scelta del nuovo mezzo; oppure, come aveva riflettuto il presidente della Gtm, Michele Russo, due giorni fa, se le commesse già prenotate nel passato, nonostante la presunta chiusura, possano tuttavia essere espletate e dunque rendere possibile lo stesso l’arrivo Filò.

Intanto a cantare vittoria, dopo anni di bracci di ferro con la Gtm , sono state le associazioni che si sono sempre opposte all’adozione di Filò. Come l’associazione Strada Parco, presieduta da Mario Sorgentone. Ora «è l’occasione», ha scritto infatti ieri Sorgentone, «per ridiscutere il problema filovia con senso di responsabilità, rifuggendo da posizioni ideologiche o di puntiglio, ma cercando di dare risposte oggettive agli interrogativi rimasti in sospeso. Non è più logico», ha chiesto retoricamente il presidente dell’associazione Strada Parco, «l’acquisto di autobus elettrici di dimensioni più contenute, moderni, del tipo wireless, meno impattanti per l’assenza di pali e fili?».

Vito de Luca

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